
[Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.]
[Ragazzi, quando morite vi servono di tutto punto. Spero con tutta l’anima che quando morirò qualcuno avrà tanto buonsenso da scaraventarmi nel fiume o qualcosa del genere. Qualunque cosa, piuttosto che ficcarmi in un dannato cimitero. La gente che la domenica viene a mettervi un mazzo di fiori sulla pancia e tutte quelle cretinate. Chi li vuole i fiori, quando sei morto? Nessuno.]
Il primo gennaio del 1919 nasceva lo scrittore statunitense Jerome David Salinger, noto in tutto il mondo per il romanzo dissacrante “Il giovane Holden”.

“Il cuore di un Anarchico sanguina sempre, il mio perché sono consapevole che Anarchia è solo pura utopia, e perché il mondo che osservo con i miei occhi non mi piace, e lo vorrei diverso.
Vorrei che nessuno fosse padrone e che nessuno fosse più servo,
vorrei che l’uomo riuscisse finalmente ad autogestirsi e a collaborare con gli altri, vorrei non avere più nessun uomo politico che gestisca il mio futuro e quello di migliaia di altre persone, vorrei che nessuno sia più mercenario di guerra al servizio del potere.
Vorrei che l’uomo non avesse più inibizioni come una legge imposta dall’alto e che l’unica legge fosse la nostra morale. Vorrei che la gente smettesse di credere in valori sbagliati come il consumismo.
Vorrei che l’uomo fosse finalmente libero.“
– Fabrizio De André
(📸da Pinterest)

“Chi non legge ha solo la sua vita, che, vi assicuro, è pochissimo. Invece noi quando moriremo ci ricorderemo di aver attraversato il Rubicone con Cesare, di aver combattuto a Waterloo con Napoleone, di aver viaggiato con Gulliver e incontrato nani e giganti. Un piccolo compenso per la mancanza di immortalità.”
– Umberto Eco
(Ph Pinterest)

Benedetti siano gli istanti, i millimetri, e le ombre delle piccole cose, ancora più umili delle cose stesse! Gli istanti, i millimetri: quale impressione di meraviglia e di coraggio mi provoca la loro esistenza, gli uni accanto agli altri così ravvicinati in un metro. A volte soffro e godo per queste cose. E ne sono goffamente orgoglioso.
– Fernando Pessoa
(📸 songbird who sings su flickr )

“Sono convinto che nella vita di tutti arriva un momento così: un momento in cui una metamorfosi si impone da sé. Quando quell’attimo si presenta, non bisogna lasciarselo sfuggire.“
– Haruki Murakami
(📸 da Pinterest )

Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita.
Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che dà valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire.
Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni.
Il denaro non era niente, il potere non era niente.
Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici.
La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza.
Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza.
Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento.
La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.
C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola.
Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore.
La felicità è amore, nient’altro.
Felice è chi sa amare.
Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita.
Ma amare e desiderare non è la stessa cosa.
L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.
– Hermann Hesse
(🎨 T.C. Chiu )

[Nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità]
[Non ci sono madri «snaturate» poiché l’amore materno non ha niente di naturale: ma, appunto per questo, ci sono delle cattive madri. È una delle grandi verità che la psicanalisi ha rivelato, è il pericolo che costituiscono per il bambino i genitori «normali». I complessi, le ossessioni, le nevrosi di cui soffrono gli adulti hanno la loro radice nel passato familiare; i genitori che hanno i loro conflitti, i loro problemi, i loro drammi, sono la compagnia meno desiderabile per il bambino]
[Quando ero una bambina, quando ero un’adolescente, i libri mi hanno salvato dalla disperazione: ciò mi ha convinto che la cultura è il più alto dei valori]
Il 9 gennaio del 1908 nasceva Simone de Beauvoir, una delle più autorevoli scrittrici dell’esistenzialismo francese.
Lucida osservatrice della società, spalancò le porte alla riflessione femminista degli anni Settanta, contribuendo a smantellare le maglie della gabbia in cui era rinchiusa la donna.

“L’introspezione è un’attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno, da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.“
– Zygmunt Bauman
(📸 Muhammad Elshiekh )

Non è facile andare d’accordo con me.
A volte mi impunto. E penso che sia la bambina in me a dettare le regole.
Quando chiudo le porte in faccia a chi pensa di valere di più: per moralismi facili, etichette inutili, ruoli sterili.
Quando non voglio sprecare neanche un minuto del mio tempo con chi si maschera e vive in palazzi di facciata, pieni di luci all’esterno, vuoti e bui dentro.
Quando non mi importa se può esserci un legame di sangue, se a quel sangue non c’aggiungi il cuore, perché altrimenti diventa pozza fetida, che fa ammalare.
Quando preferisco la compagnia di me stessa e il silenzio alle chiacchiere vacanti e ai sorrisi di circostanza, al perbenismo mediocre. Quando non sopporto chi giudica, chi si lamenta senza attivarsi per cambiare, chi vomita addosso agli altri le proprie sacre verità fatte di buonismo o arroganza; chi cerca di rubare la vita altrui, condizionando ogni pensiero, alimentando il senso di inadeguatezza e di colpa. Non è facile andare d’accordo con me. Ma non è la bambina che mi abita a deciderlo. È la vecchia che sono a guidarmi: quella che ha già vissuto mille vite, infiniti respiri, che ha cicatrici profonde e rughe nell’anima, che non ha più pazienza e non vuole sprecare ancora il suo tempo. La vecchia che abita in me, scalza e vestita di orgoglio, gli occhi da folle, lo sguardo da saggia, coriacea e fiera, mi dice: “Ricorda chi sei!”
E poi scegli.
– Margherita Roncone
(📸 Elizabeth Gear )

[Vorrei piuttosto essere ceneri che polvere!
Vorrei piuttosto che la mia scintilla bruciasse tutta e subito in una fiamma brillante piuttosto che si consumi sino allo stoppino.
Vorrei piuttosto essere una superba meteora, ogni atomo di me in uno splendore magnifico, che un pianeta sonnacchioso e permanente.
La funzione propria dell’uomo è di vivere, non di esistere.
Io non sprecherò i miei giorni nel cercare di prolungarli.
Io userò il mio tempo]
Il 12 gennaio del 1876 nasceva lo scrittore statunitense Jack London.

Se ogni persona sulla Terra decidesse di dire la verità, nell’arco di ventiquattro ore non resterebbe in vita neppure un’amicizia. Se ogni persona, fosse sincera, del tutto esente da forme di gratificazione create apposta per compiacere gli altri, si avrebbero milioni di divorzi istantanei, le amicizie sarebbero un ricordo del passato, ogni famiglia andrebbe in frantumi.
Viviamo per avere il consenso altrui, sul consenso altrui costruiamo la nostra immagine, sull’approvazione altrui ci percepiamo come “qualcuno”, perdendo intanto sempre più la connessione con ciò che realmente siamo, e portandoci appresso quel sacco osceno di falsi consensi reciproci che ogni tribù si confeziona, potremmo dire, per sentirsi migliore delle altre, e su cui i membri di ogni tribù (coppia, famiglia, amici, Stati) si costruiscono un’immagine che non mostri loro il vuoto che vedrebbero di fronte a uno specchio.
– Sigmund Freud
(📸Merve Türkan/Ulaş Kesebir)

[È la capacità dell’uomo di empatizzare con tutte le creature viventi che fa di lui veramente un uomo]
[L’unica cosa importante, quando ce ne andremo, saranno le tracce d’amore che avremo lasciato]
[Colui che è stato risparmiato dal dolore deve sentirsi chiamato a contribuire a lenire il dolore degli altri. Tutti dobbiamo portare il fardello di sofferenze che pesa sul mondo]
Il 14 gennaio del 1875 nasceva Albert Schweitzer, medico e missionario franco-tedesco.

[Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente ed urgente domanda della vita è: Che cosa fate voi per gli altri?]
[Anche se sapessi che domani il mondo andrà in pezzi, vorrei comunque piantare il mio albero di mele]
[Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici]
Il 15 gennaio del 1929 nasceva ad Atlanta, in Georgia, Martin Luther King, leader del Movimento per i Diritti Civili degli afroamericani.

[Non è solo per quello che facciamo che siamo ritenuti responsabili, ma anche per quello che non facciamo]
[Abbiate pure cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto]
[Riscontro dovunque solo vili lusinghe, ingiustizia, interesse, scaltrezza, tradimento; non posso contenermi, mi adiro, e mi propongo di mandare all’inferno tutto il genere umano]
Il 15 gennaio del 1622 nasceva Molière, uno dei più grandi autori di commedie della civiltà moderna.

“Molto più gradevoli sono le emozioni semplici e dirette dei cani, quando muovono la coda per la contentezza o abbaiano per esprimere dispiacere. Ci ricordano gli eroi della Storia, e sarà per questo motivo che a molti cani si dà il nome di uno di essi.“
– Sigmund Freud
(📸 Ksenia Raykova )

[Quelli che sognano ad occhi aperti sono a conoscenza di molte cose che sfuggono a chi sogna addormentato. Dalle loro visioni captano sprazzi d’eternità]
[Ciò che scambiate per pazzia non è altro che estremo godimento dei sensi]
[L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa]
Il 19 gennaio del 1809 nasceva Edgar Allan Poe, ritenuto uno dei massimi esponenti della letteratura americana.

“Ma chiunque abbia avuto un dolore così grande da piangerci fino a non avere più lacrime, sa bene che a un certo momento si arriva a una specie di tranquilla malinconia, una sorta di calma, quasi la certezza che non succederà più nulla.“
– Clive Staples Lewis
(📸 Pinterest)

“Pensare è molto difficile, per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette non ha modo di esprimere continuamente dei giudizi.”
– Carl Gustav Jung
(📸 Web )

“Più invecchio anch’io, più mi accorgo che l’infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi che ci è dato vivere.
In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita.
Gli occhi del fanciullo e quelli del vecchio guardano con il tranquillo candore di chi non è ancora entrato nel ballo mascherato oppure ne è già uscito.
E tutto l’intervallo sembra un vano tumulto, un’agitazione a vuoto, un inutile caos per il quale ci si chiede perché si è dovuto passare.“
– Marguerite Yourcenar
(📸 Da Pinterest )

“Non volevo essere più responsabile di questa società egoista e indifferente. Quando ho visto che il divario tra chi ha troppo e chi nulla era così grande, ho detto basta. I miei amici non mi hanno capito. Sono andati dai miei genitori e hanno detto: “Curatelo perché ha la depressione”. Risposi: “Curate questa società malata e guarirò anch’io.”
– Biagio Conte
(📸 Web )

“Devo interpretare la vita che mi circonda nello stesso modo in cui interpreto la mia.
La mia vita è molto significativa per me. La vita che mi circonda deve essere significativa per se stessa.
Se mi aspetto che gli altri rispettino la mia vita, io devo rispettare quella degli altri, per quanto strana mi possa sembrare.
E non solo la vita umana, ma la vita di tutti gli esseri: le forme di vita di livello superiore al mio, se esistono; quelle di livello inferiore, che so che esistono.
L’etica, come viene intesa nel mondo occidentale, è stata finora limitata ai rapporti tra uomini.
Ma questa etica è limitata. Abbiamo bisogno di un’etica più vasta, che includa anche gli animali.“
– Albert Schweitzer
(📸 da Pinterest )

E m’abbandono all’adorabile corso: leggere, vivere dove conducono le parole. La loro apparizione è scritta; le loro sonorità concertate. Il loro agitarsi si compone, seguendo un’anteriore meditazione, ed esse si precipiteranno in magnifici gruppi o pure, nella risonanza. Gli stessi miei stupori sono fissati; essi sono celati in anticipo e fanno parte del numero.
– Paul Valéry
(📷 Pinterest)

[Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo]
[Leggere è un processo molto più lungo e complicato del vedere. Forse il modo più veloce di comprendere gli elementi che usa il narratore non è leggere, ma scrivere. Sperimentare in prima persona i pericoli e le difficoltà delle parole]
[Ho avuto un istante di grande pace. Forse è questa la felicità]
Il 25 gennaio del 1882 nasceva Virginia Woolf, ritenuta una delle più grandi scrittrici del ‘900.

Ho bisogno di solitudine. Ho bisogno di spazio. Ho bisogno d’aria. Ho bisogno dei campi vuoti tutt’intorno a me, e delle mie gambe che si arrampicano lungo le strade; e di sonno; e di una esistenza animale.
– Virginia Woolf
(📸 Da Pinterest )

Finché continueremo a cercare l’appagamento attraverso il riconoscimento sociale, e finché ci percepiremo come macchine invece che come esseri umani, resteremo vittime delle richieste iperboliche della società. Una vita impiegata in una competizione contro gli altri, al fine di “dimostrare di essere i migliori”, induce inevitabilmente a uno stato di tensione che ci impedisce di provare autentica soddisfazione. Oggi in molti iniziano ad avvertire il bisogno di rallentare, per avere il tempo di ascoltarsi ma anche di spostare lo sguardo verso ciò che li circonda. Questo è l’unico modo per smettere di sabotarsi e, così, di ricominciare a godere dei proprio sani successi, quando arrivano.
– The Vision
(📸 Egor Shapovalov )

“Cara maestra” di Luigi Tenco
Cara maestra, un giorno m’insegnavi
che a questo mondo noi, noi siamo tutti uguali;
ma quando entrava in classe il Direttore
tu ci facevi alzare tutti in piedi,
e quando entrava in classe il bidello
ci permettevi di restar seduti.
Mio buon curato, dicevi che la chiesa
è la casa dei poveri, della povera gente;
però hai rivestito la tua chiesa
di tende d’oro e marmi colorati;
come può adesso un povero che entra
sentirsi come fosse a casa sua?
Egregio sindaco, m’hanno detto che un giorno
tu gridavi alla gente: Vincere o morire!
Ora vorrei sapere come mai
vinto non hai eppure non sei morto,
e al posto tuo è morta tanta gente
che non voleva né vincere né morire.
Il 27 gennaio del 1967 poneva fine alla propria vita, a soli ventinove anni, il cantautore Luigi Tenco.

Non provo mai rancore per nessuno… solo, ad alcune persone auguro un’improvvisa, immediata e totale amnesia del mio passaggio nella loro vita. Non mi interessa che abbiano rimorsi, rimpianti o pentimenti. È solo che alcune persone non dovrebbero avere il diritto di conservarmi nei loro ricordi.
– Alda Merini
(📸 hellwoman.deviantart.com )

“Storicamente le cose più terribili, la guerra, il genocidio, la schiavitù, sono il risultato non della disobbedienza, ma dell’obbedienza.“
– Howard Zinn
(📸 Web )

[Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente]
[Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità]
[Noi dovremmo essere capaci di rifiutarci di vivere se il prezzo del nostro vivere fosse la tortura di esseri senzienti]
Il 30 gennaio del 1948 il “Mahatma” Gandhi venne trucidato a Nuova Delhi da un fanatico induista.
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