Pensieri e immagini (Settembre 2021)

Di giorno fa caldo, la sera fa freddo, la nostalgia del mare, la paura dell’incertezza del nuovo inizio.
Settembre è un adolescente perfetto.
(silviagar_, Twitter, foto dal web)

 

Non mi piacciono le persone intermittenti,
quelle che oggi ci sono e domani no,
quelle che cambiano senza sosta le proprie idee alla velocità con cui si cambiano i vestiti.
Amo le persone coerenti,
quelle che per te sanno essere accese o spente,
quelle che hanno il coraggio di dire sempre la verità e che la pretendono anche dagli altri.
Amo chi sa sempre dove andare,
chi sta o dentro o fuori dall’esistenza altrui,
le vie di mezzo stancano
e quando sei stanco smetti, per un attimo, anche di essere felice.
Le intermittenze le lascio alle luci colorate,
quelle belle con cui addobbi l’albero di Natale,
in amicizia, in amore, nella vita bisogna pretendere sempre e solo chiarezza
perché la nostra felicità a questo mondo
è quella luce che nessuno avrà mai il diritto di spegnere.
Charles Bukowski
(Foto dal web)

 

In quell’istante ero felice, non ci si accorge mai di esserlo e mi chiesi perché l’assimilazione di un sentimento così benevolo ci trovi sempre impreparati, sbadati, tanto che conosciamo solo la nostalgia della felicità, o la sua perenne attesa.
– Margaret Mazzantini
(Foto di Alain Laboile)

 

Ho bisogno di una prospettiva,
di un nuovo punto di vista,
me l’ha detto l’oculista.
– Caparezza
(Dipinto di Gabriel Pacheco)

 

Il mare non ha paese nemmeno lui ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole.
– Giovanni Verga
(Dipinto di Alice Dalton Brown)

 

“Dimenticherà.
La vita è fatta così.
Tutto si cancella col tempo.
I ricordi si attenuano, il dolore diminuisce….
Diminuire, attenuare, l’ho detto sì, ma non svanire”.
– Agita Kristof
(Foto dal Web)

 

Molte persone vogliono grandi case, macchine veloci e tantissimi soldi. Altre vorrebbero solo una casa nel bosco, lontano da questo tipo di persone.
(Foto e citazione dal Web)

 

Le emozioni più belle
sono quelle che non sai spiegare.
Charles Baudelaire
(Immagine dal web)

 

“Il mondo non vede la tua anima, che non gliene importa un accidente delle speranze, dei sogni e dei dolori che si nascondono oltre la pelle e le ossa. Era così: semplice, assurdo e crudele.”
– Khaled Hosseini
(Immagine dal web)

 

So perdonare uno sbaglio, ma non so perdonare una cattiveria.
– Oriana Fallaci
(Foto dal web)

 

“Mia mamma mi ha insegnato che bisogna credere nelle proprie passioni e desideri, infischiarsene di quelli che vogliono tirarti giù, e bisogna avere coraggio. Lei ne aveva molto, perché viveva da sola con due ragazzini, me e mio fratello, in una grande casa sperduta in mezzo alla foresta [di Rambouillet], e ogni giorno andava a cercare il cibo per noi e per la famiglia di ebrei che nascondevamo in cantina.”
Jean-Paul Belmondo
(Immagine reperita nel web)

“Non soffro per aver perso determinate persone, ma per aver perso il mio tempo con loro. Perché le persone non mi appartenevano, il tempo sì.”
– Carl Gustav Jung
(Foto dal web)

 

Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
– Nelson Mandela
(Foto di Janna Coumoundouros)

 

Già il fatto che si parli dell’uomo come di un “capitale” o vi si faccia riferimento come a una “risorsa” (le cosiddette “risorse umane”) la dice lunga in ordine al punto di vista che oggi si assume nel considerare l’uomo. Tramontato il principio che regolava l’etica kantiana secondo cui: “L’uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo”, oggi vediamo che non solo l’immigrato, ma ciascuno di noi ha diritto di cittadinanza non in quanto esiste, non in quanto è un uomo, ma solo in quanto “mezzo” di produzione e di profitto”.
– Umberto Galimberti
(Immagine tratta dal film “Risorse umane” diretto da Laurent Cantet)

 

A rovinare l’uomo è il servilismo, il conformismo, l’ossequio.
– Rita Levi Montalcini
(Foto dal web)

 

I profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Charles Baudelaire
(Foto dal web)

 

|Essere come uno stelo ed essere come acciaio
nella vita dove noi così poco possiamo …
Curare la tristezza con la cioccolata
e ridere in faccia ai passanti!|
Marina Cvetaeva, “Frivolezza – caro peccato”
(Immagine reperita nel web)

 

“La prima volta che un bambino coglie in fallo un adulto – la prima volta che, nella sua seria testolina, gli balena il sospetto che gli adulti non abbiano la scintilla divina, che i loro giudizi non siano sempre saggi, i loro pensieri sempre perfetti, le loro affermazioni sempre giuste – il suo mondo sprofonda nel panico della desolazione. Gli dei sono caduti e ogni sicurezza con loro. E una cosa è certa, riguardo alla caduta degli dei: non cadono un po’ alla volta, ma crollano e si sfracellano o precipitano al fondo di una poltiglia verdastra. Rimetterli in piedi è un lavoro tedioso, e non tornano mai a risplendere davvero. E il mondo del bambino non torna mai perfettamente integro. è una maniera dolorosa di crescere.”
Da “La valle dell’Eden” di John Steinbeck.
(Foto dal web)

 

[Ho deciso di smettere di preoccuparmi di piacere alla gente ]
Non posso e mai potrò parteggiare con chi per riempirsi le tasche deve svuotarle a chi le ha bucate.
Con chi, per tutelare i suoi privilegi, quando non lavora per accumularli, fa scempio di chi diritti e felicità non ne ha.
E neppure può conquistarseli.
Ho deciso di smettere di preoccuparmi di piacere alla gente.
Fabrizio De André
(Foto dal web)

Forse perché della fatal quiete
Tu sei l’immago a me sì cara, vieni,
O Sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre, e lunghe, all’universo meni,
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure, onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
“Alla sera” di Ugo Foscolo.
(Foto dal web)

 

Anche il destino detiene le proprie onorevoli leggi, ma sono leggi di una superiore consequenzialità.
Il destino non conosce alcuna responsabilità personale. Il suo corso accompagna invisibile i fenomeni di superficie, ma improvvisamente, quando d’un tratto tutto il mondo ci fa caso, scosso dalla propria apparente sicurezza, in un colpo solo tutti i conti tornano.
– Ernst Jünger
Ph: Bayern, Germany

 

“Fotografia dell’11 settembre” di Wisława Szymborska
Saltarono dai piani in fiamme, giù
…uno, due, altri ancora
più in alto, più in basso.
Una fotografia li ha colti mentre erano vivi
e ora li preserva
sopra il suolo, diretti verso il suolo.
Ognuno di loro ancora intero
con il proprio volto
e il sangue ben nascosto.
C’è ancora tempo,
perché i loro capelli siano scompigliati,
e perché chiavi e spiccioli
cadano dalle loro tasche.
Essi si trovano ancora nel reame dell’aria,
entro i luoghi
che hanno appena aperto.
Ci sono soltanto due cose che posso fare per loro
…descrivere questo volo
e non aggiungere una parola finale.
(“September” di Gerhard Richter)

 

[Ancora bruciante e attuale?]
«Senti Louise, non torniamo indietro».
«Che vuoi dire Thelma?».
«Non fermiamoci».
«Che vuoi dire Thelma, non capisco?».
«Coraggio… (indicando il Gran Canyon)».
«Sei sicura?».
«Sì».
Dal film “Thelma & Louise” (1991) di Ridley Scott.

“Che Dio conservi tra noi gli ironici, quelli che amano la vita più del loro lavoro. E i pazzi”.
– Claudia Cardinale
(Foto di Teddy Locquard)

 

«Ma in tutta quella smania c’era un’insoddisfazione più profonda, una mancanza, in quel cercare gente che l’ascoltasse c’era una ricerca diversa. Cosimo non conosceva ancora l’amore, e ogni esperienza senza quello che è? che vale aver rischiato la vita, quando ancora della vita non conosci il sapore?».
Da “Il barone rampante” di Italo Calvino.
(Immagine reperita nel web)

 

“Lo scopo della vita è la sensazione – sentire che esistiamo – anche se nella sofferenza – è questo ‘vuoto insaziabile’ che ci spinge a rischiare, a combattere, a viaggiare, a ricercare sfrenatamente, ma con acuta consapevolezza, ogni sorta di obiettivo la cui principale seduzione sia il turbamento inseparabile dal raggiungimento di esso.”
– Lord Byron
(Foto dal web)

 

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.
Jacques Prévert
(Foto dal web)

 

“Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l’amicizia fiorisce soltanto quando ogni individuo è memore della propria individualità e non si identifica con gli altri.”
– Carl Gustav Jung
(Foto dal web)

 

Ma al mondo non c’è nulla di duraturo e perciò anche la gioia, nell’attimo che segue, non è già più così viva; poi essa diventa ancor più debole e, infine, inavvertitamente si confonde con lo stato d’animo abituale, come nell’acqua un cerchio prodotto dalla caduta d’un sassolino finisce per confondersi con la superficie liscia.
Nikolaj Gogol’, Il naso
(Foto da Focus)

 

“Non tornate mai in un luogo dove siete stati felici. Se non lo fate continuerà a vivere dentro di voi, ma se tornate, l’incanto sarà distrutto per sempre.”
– Agatha Christie
(Foto dal Web)

 

La violenza psichica (umiliare e ferire i sentimenti di un’altra persona) può essere altrettanto forte di quella fisica e forse anche di più. I genitori la infliggono ai bambini, i professori agli studenti, i superiori ai loro sottoposti, in altre parole emerge in ogni situazione in cui un individuo è indifeso dal sadico (se invece è inerme l’insegnante, spesso sono gli studenti che si trasformano in sadico). Per mascherare il sadismo mentale esistono vari modi: una domanda, un sorriso, un’affermazione che imbarazza l’altro. Chi non conosce un “artista” che abbia questo tipo di sadismo, quello che trova sempre le parole e l’atteggiamento giusto per umiliare l’altro con apparente innocenza? Naturalmente la tortura è tanto più efficace se viene inflitta pubblicamente.
Da “Anatomia della distruttività umana” di Erich Fromm.
(Foto dal web)

 

Dimentica abbastanza per andare oltre.
Ricorda abbastanza perché non succeda un’altra volta.
– Osho
(Foto dal Web)

 

“Dopo tutto, di cose fragili ce ne sono talmente tante. Le persone si rompono così facilmente, e anche i sogni, e i cuori”
– Neil Gaiman
(? Web)

 

Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre,
e il presente abbracci il passato con il ricordo, ed il futuro con l’attesa.
– Kahlil Gibran
(Immagine dal Web)

 

Fate come i gatti: stupitevi della vita, amate senza diventare dipendenti, esplorate ciò che c’é fuori e quello che c’è nei più stretti anfratti dell’anima, fate tesoro di ogni esperienza, senza farvela scivolare addosso come se non avesse importanza.
– Gabriela Pannia
( ?Marleen Lammers)

 

“I poeti non cambiano, ma forse cambiamo noi e dobbiamo fare una strada intima per ritrovare la poesia nella quotidianità.”
– Monica Vitti
(? Giancarlo Botti)

 

Da “Questo amore” di Jacques Prévert
| Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando |
(? Henri-Cartier Bresson)

 

C’è una gioia nei boschi inesplorati,
C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria,
C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo,
e c’è musica nel suo boato.
Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più.
– Lord Byron
(? web)

 

“Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell’altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l’altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l’amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell’altro; e quando l’altro se ne va, restiamo senza identità. Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall’amore dell’altro. E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell’altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all’altro, al suo amore, al suo apprezzamento.”
– Umberto Galimberti
(? Ready2HangArt)

 

“La scomparsa degli animali è un fatto di una gravità senza precedenti. Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c’è posto che per lui. L’orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!”
– Emile Michel Cioran
(? vadalein.deviantart.com)

 

È dall’ironia che comincia la libertà.
Victor Hugo
Art: Allan Mcfetridge & Phil Whiteley

 

Perché bando alle chiacchiere, signori miei: l’infelicità non ha solo il volto della fame e del freddo. Ha anche quello della solitudine che gela quando appartieni a un mondo scomparso o incompreso, quando sei costretto a vivere in un ambiente nel quale non ti riconosci e vieni schernito ridicolizzato perseguitato dalla volgarità.
– Oriana Fallaci
(? Web)

 

“Io e la gente ci capiamo pochino, alle feste preferisco la solitudine, per riempirmi la serata bastano due gatti che giocano sul tappeto”.
– Anna Magnani
(Foto dal Web)

 

Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
Voltaire
(?Web)

 

In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo, – e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l’autunno.
– Søren Kierkegaard
(Ph Pinterest)

 

Storicamente le cose peggiori, guerre, genocidi e schiavitù, sono state il prodotto dell’obbedienza e non della disobbedienza.
– Howard Zinn
(?LIFE)

 

Dopo il silenzio, ciò che meglio descrive l’inesprimibile è la musica.
– Aldous Huxley
(?Web)

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