
Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
– Gustave Flaubert
(Immagine da Pinterest)

Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell’esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d’ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere.
– Wisława Szymborska
(Foto da Pinterest)

“Non ho più tempo da perdere” di Charles Bukowski
Non ho più tempo da perdere,
per gente che crede
di essere superiore o eletta.
Non ho più tempo né voglia,
di giustificare chi sono.
Non ho più tempo
per la gente falsa.
Non ho più tempo,
per tutto ciò
che non ha un’anima.
(? Da Pinterest)

“Spesso, tra bambini e genitori, si invertono le parti. I bambini, che sono degli osservatori finissimi, hanno pietà dei loro genitori e li assecondano per procurare loro una gioia.“
– Maria Montessori
(? Pinterest)

C’è qualcosa di inquietante nella luce della luna; ha tutta la spassionatezza di un’anima disincarnata, e qualcosa del suo mistero inconcepibile.
– Joseph Conrad
(Illustrazione di Quit Buchholz)

Sa qual è il bello dei cuori infranti? […]
Che possono rompersi davvero soltanto una volta.
Il resto sono graffi.
– Carlos Ruiz Zafón
(? Da Pinterest)

“Quindi, se non fai pace con lo spazio vuoto dentro di te, niente potrà mai davvero riempirti.“
– Chiara Gamberale
(? Da Pinterest)

“Mi piace credere che tutto ciò che abbiamo amato trovi il modo di ritornare a noi.
Magari ha un altro aspetto e un altro nome, ma ritorna sempre.“
– Antonio Curnetta
(? Da Pinterest)

Mi fermai, battei le palpebre: non capivo niente.
Niente, niente del tutto: non capivo le ragioni delle cose, degli uomini, era tutto senza senso, assurdo.
E mi misi a ridere.
[…]
Pure, anche adesso, ogni volta (spesso) che mi accade di non capire qualche cosa, allora, istintivamente, mi prende la speranza che sia di nuovo la volta buona, e che io torni a non capire più niente, a impossessarmi di quella saggezza diversa, trovata e perduta nel medesimo istante.
– Italo Calvino
(? Rodney Smith)

Ho molto studiato i filosofi e i gatti.
La saggezza dei gatti è infinitamente superiore.
– Hippolyte Taine
? Pinterest

[Bandiera Bianca ]
“Com’è difficile restare calmi e indifferenti
mentre tutti intorno fanno rumore.
In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore.“
– Franco Battiato
(? Dal Web)

“I fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili.“
– Eduardo De Filippo (Foto dal Web)

Ho posato la maschera e mi sono visto allo specchio
Ero un bambino di tanti anni fa
Non ero cambiato per niente.
È questo il vantaggio di sapersi togliere la maschera.
Si è sempre il bambino,
il passato che resta,
il bambino.
Ho posato la maschera, e me la sono rimessa.
Così è meglio.
Così sono la maschera
E ritorno alla normalità come a un capolinea.
– Fernando Pessoa
(Margaret Keane Art)

Ci sono, nel corso del tempo, in quest’incessante divenire che ci circonda, degli istanti di tregua, nei quali comprendiamo all’improvviso che qualcosa è successo.
In tali istanti, percepiamo chiaramente quanto, in fondo, sia scarsa l’importanza che esercitiamo sulle cose, e quanto invece tutto sorga dalle profondità e acceda all’esistenza per trascorrere in essa un breve istante prima di scomparire di nuovo, svolgendo così un compito enigmatico nell’alternanza del divenire, dell’essere e del declino.
Soltanto l’uomo, in quanto creatura consapevole, sente talvolta con un sentimento doloroso l’irresistibile flusso del tempo; pone la questione senza oggetto del senso reale di tutto ciò, e prova il bisogno di trattenere con accanimento il minuto transitorio, il momento che gli sfugge.
– Ernst Jünger
?Elliott Erwitt

Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza.
– Franco Arminio
(? Da Pinterest)

“Tenerli sotto controllo non era difficile. Perfino quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento, questo scontento non aveva sbocchi perché privi com’erano di una visione generale dei fatti, non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi.“
– George Orwell
?Manuel Archaiuin: “La fantasia del quotidiano”.

|Oh me, oh vita, domande come queste mi perseguitano.
Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti.
Che v’è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita?
Risposta.
Che tu sei qui, che la vita esiste, e l’identità,
che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso|
– Walt Whitman
(Foto dal Web)
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