
Nel buddismo esiste un principio chiamato “trasformare il veleno in medicina”.
Per anni di pratica buddista mi sono sentito dire ” Basta un istante” per compiere quest’importante atto d’amore verso la tua vita.
Milioni di daimoku e di sofferenze attraversate, per capire la sostanza di questo principio ed un giorno l’illuminazione: basta togliere la prima consonante al verbo “soffrire” facendolo diventare offrire.
(Foto e citazione dal Web)

Non posso tornare a ieri perché ero una persona diversa allora.
Lewis Carroll, “Alice nel paese delle meraviglie”.
(Ph. Web)

La solitudine è ed è sempre stata l’esperienza centrale e inevitabile di ogni uomo.
– Thomas Wolfe
Ph Web

C’è talmente tanta umanità in questa capacità di amare gli alberi, talmente tanta nostalgia dei nostri primi stupori, talmente tanta forza nel sentirsi così insignificanti in mezzo alla natura… sì, è proprio questo: l’evocazione degli alberi, della loro maestosità indifferente e dell’amore che proviamo per loro da un lato ci insegna quanto siamo insignificanti, cattivi parassiti brulicanti sulla superficie terrestre, dall’altro invece quanto siamo degni di vivere, perché siamo capaci di riconoscere una bellezza che non ci è debitrice.
– Muriel Barbery, “L’eleganza del riccio”.
(Foto di Michael Kenna)

Non si vede due volte lo stesso ciliegio, né la stessa luna contro cui si staglia un pino. Ogni momento è ultimo, perché è unico.
– Marguerite Yourcenar
( “Cat On The Window” by Aleksey Tugolukov )

Non ti chiedo di darmi un bacio.
Non chiedermi scusa quando penso che tu abbia sbagliato.
Non ti chiederò nemmeno di abbracciarmi quando ne ho più bisogno, o di invitarmi a cena il giorno del nostro anniversario.
Non ti chiedo di andare a percorrere il mondo, a vivere nuove esperienze, e tanto meno ti chiedo di darmi la mano quando saremo in mezzo a quella città.
Non ti chiedo di dirmi quanto sono bella, anche se è una bugia, né di scrivermi niente di bello.
Non ti chiederò nemmeno di chiamarmi per dirmi com’è andata la giornata, né di dirmi che ti manco.
Non ti chiederò di ringraziarmi per tutto quello che faccio per te, né che ti preoccupi per me quando i miei animi sono a terra, e ovviamente, non ti chiederò di appoggiarmi nelle mie decisioni.
Non ti chiederò nemmeno di ascoltarmi quando ho mille storie da raccontarti.
Non ti chiederò di fare niente, nemmeno di stare al mio fianco per sempre.
Perché se devo chiedertelo, non lo voglio più.
– Frida Kahlo
(Ph Web)

Non affannarti a cercare di farti comprendere da chiunque solo chi ha un’anima uguale alla tua ti comprenderà.
– Yuri Marzukevich
(Ph Web)

Se il ritorno alla “normalità” ti spaventa, non temere: non sei solo!
Abbiamo assaporato la natura, come non mai, i cieli limpidi, il silenzio ed ora?
Citazione e foto dal Web

Talvolta tornano vivi agli occhi della memoria
non avvenimenti o persone,
ma lembi di strade, di piazze,
un pezzetto di cielo,
un taglio di luce sotto una chiostra d’alberi,
un colore dell’erba, scenari vuoti,
soltanto animati da una incredibile dolcezza,
da una ingiustificata felicità.
[,,] Il loro segreto, la loro potenza
stanno tutti nella presenza che li abita,
invisibile e certa…
E ci si rallegra, come capita quando,
nel frugare in un cassetto in disordine,
ci torna fra le mani un oggetto caro
che si credeva perduto,
o si era dimenticato di avere.
– Orsola Nemi
( Foto di Édouard Boubat )

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.
– Virginia Woolf
Ph Web

Nonna, come si affronta il dolore?”
“Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s’indurisce ancora di più.”
“Con le mani nonna?”
“Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare.”
“Davvero le mani sono così importanti?”
“Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine. Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi. I massaggiatori lo sanno bene: quando toccano il corpo di un’altra persona con le loro mani creano una connessione profonda. Proprio da questa connessione che arriva la guarigione. Pensa agli innamorati: quando le loro mani si sfiorano fanno l’amore nel modo più sublime.”
“Le mie mani nonna… da quanto tempo non le uso così!”
“Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. Ma si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricavarne l’essenza.”
– Elena Bernabè
Ph Web

“Il mondo è una commedia per quelli che pensano, una tragedia per quelli che sentono.”
– Horace Walpole
Ph Web

Esistono due tipi di silenzio: il silenzio con sé stessi e il silenzio con gli altri. L’una e l’altra forma ci fanno ugualmente soffrire. Il silenzio con noi stessi e’ dominato da una violenta antipatia che ci e’ presa per il nostro stesso essere, dal disprezzo per la nostra stessa anima, così vile da non meritare le sia detto nulla.
– Natalia Ginzburg
Ph Web

Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
– Umberto Eco
(Ph Web)

Riprendere in mano la propria vita.
Cercare un albero che ci parli di noi.
Passeggiare.
Non giudicare gli altri, ci aiuterà a non farlo con noi stessi.
Portare la mascherina.
Non avere fretta.
Guardare, occhi spalancati…
– Cinzia Pennati
(Ph. Web)

“Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori”.
– Cesare Pavese
(Dipinto di Klimt)

Alcuni, di fronte alla malvagità e alla cattiveria, si ritraggono non per viltà ma per ripugnanza a discutere con un insolente.
– Marguerite Yourcenar
Ph Web

Che strana cosa gli uomini.
Abbiamo fatto le città
per appartarci dalla natura.
La città è una presunzione,
è dire alle formiche
e alle farfalle che noi
siamo un’altra cosa.
Ora la vicinanza
è a nervi tesi.
Non bastano
le mascherine
contro i virus,
ci vogliono i paesi.
– Franco Arminio
( Ph. Web )

Io li conosco I domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentro
Io li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore
Conosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non basti
Ma questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci
Questi sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Si, giocare a immaginare domani
Perché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirlo
Perché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare
Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno
Adesso però state a casa pensando a domani
E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…
– Ezio Bosso
(Ph Web)

Non esiste l’amore a puntate, l’amore a porzioni.
L’amore è totale e quando si ama, si ama all’estremo.
– Papa Francesco
(Foto di Julie Newbring)

La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se sia stata la miglior conversazione mai avuta.
– Paulo Coelho
(Ph Web)

“Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio.
Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili; sono spesso ferite, talvolta distrutte”
– Ernest Hemingway
Ph Web

Esistono amori che vivono in un tempo indefinito che non è mai il presente. Incontri d’anime che si sono cercate ed attese a lungo. Destinati a viversi dentro. Rapporti di affinità e di empatia, profumati da sottilissimi fili d’anima, che nessuno riuscirà mai a recidere. Amori profondi e intensi, frammenti di divinità che si scontrano con la realtà. Che possono solo portarsi dentro. Viversi nell’anima, oltre il tempo. In un futuro che è il sempre.
– Agostino Degas
(Ph. Web)

Quante squallide figure che attraversano il paese,
com’è misera la vita negli abusi di potere.
Franco Battiato, “Bandiera Bianca”
(Ph. Web)

Tutte le creature tremano di fronte alla violenza.
Tutte temono la morte.
Tutte amano la vita.
Vedi te stesso negli altri.
E a quel punto a chi potrai far male?
Che male potrai mai fare?
– Buddha
Ph Web

Vorrei non avere occhi,
né cuore,
per non vedere,
né sentire il percepibile,
spesso riconosciuto,
ma non accettato.
Vorrei un doppio strato di pelle
per proteggermi dalle intemperie e dai gelidi inverni dell’anima.
Vorrei chiome fiorite sulla testa
per accarezzare sempre il cielo ad ogni mio passo…
e nuvole sulle mie braccia
da flettere al vento.
Vorrei onde del mare
sotto i miei piedi
per sentire meno il peso dei miei giorni…
Vorrei spazi vuoti da riempire di colorata bellezza.
– Mariella Barletta
(Ph Web)

Vento e nuvola e cielo; comuni denominatori della perfezione, eterni. Puoi cambiare la terra. Estirpare l’erba, spianare le colline, versare su tutto questo una città. Ma puoi estirpare il vento? Seppellire una nuvola nel cemento? Deformare il cielo per adattarlo all’immagine che l’uomo se ne fa? Mai.
– Richard Bach
Ph Web

Ora sono costretta a rimanere ferma e silenziosa;
per quanto corra non arrivo da nessuna parte,
se grido nessuno mi sente.
Ho passato tutta la vita a remare contro corrente;
sono stanca, voglio girarmi,
abbandonare i remi
e lasciare che la corrente
mi trasporti dolcemente fino al mare.
Da “Paula”, Isabel Allende
(Dipinto di Brian Cameron)

Piange ciò che muta, anche
per farsi migliore.
– Pier Paolo Pasolini
(Ph Web)

I veri addii scattano nella mente, sono silenziosi.
Sono i più veri, i più pericolosi.
Sono quelli che tieni per te.
E puoi anche continuare a sentirla una persona,
ma non ti avrà più, se l’hai salutata dentro.
– Massimo Bisotti
(Leslie Cheung)

“Tutto nella vita è una vibrazione.”
– Albert Einstein
Ph Web

C’è un famoso anarchico russo, Pëtr Alekseevič Kropotkin, che diceva: se riuscissimo a metterci nei panni degli altri, tanto da sentire gli altri come se fossimo noi, non avremmo più bisogno di regole, di leggi. Perché agiremmo per il sentire comune e quindi non faremmo mai qualcosa contro qualcun altro che sentiremmo come fosse noi.
Per questo bisognerebbe fare teatro nelle scuole, perché l’esercizio di mettersi nei panni degli altri, è un esercizio che ci può far diventare veramente una società migliore.
– Elio Germano
(Ph. Web)
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