Citazioni e immagini ( Aprile 2023 )

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Non sappiamo di andare quando andiamo.
Noi scherziamo nel chiudere la porta.
Dietro, il Destino mette il catenaccio
E non entriamo più.
Emily Dickinson
(📸Grace Adams su flickr )

 

[La mia protesta di fuoco è semplicemente il grido della mia anima.]
[Il destino degli animali è di maggiore importanza per me rispetto alla paura di apparire ridicolo; esso è connesso ineluttabilmente con il destino degli uomini.]
[Fino a tanto che avrete qualche cosa di vostro, e che il vostro livore contro il borghese non proverrà da altro che dal vostro rabbioso bisogno d’essere borghesi a vostra volta, non sarete degni mai della felicità.]
Il 2 aprile del 1840 nasceva lo scrittore francese Émile Zola.

E forse era così. La vera unità misura del tempo non sono i giorni, le settimane, i mesi, gli anni. La vera unità di misura del tempo sono gli accadimenti inattesi, quelli che cambiano tutto e ti fanno capire che tante altre cose, prima sono successe e non te ne eri accorto, e avresti dovuto; e tante cose che davi per scontate non succederanno più.
– Gianrico Carofiglio
(📸 Mateusz Strelau )

 

Sembra che nel cervello esista una regione del tutto specifica, che potrebbe essere chiamata memoria poetica e che registra ciò che ci ha commossi, incantati, che ha reso bella la nostra vita.
– Milan Kundera
( 📸 via Pinterest )

 

Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve nella vita.
– Marco Tullio Cicerone
(📸 di jontangerine su flickr )

 

Non accettare mai nulla che non sia reciproco.
Non amare mai profondamente finchè non sei certo che l’altra parte ti ama con la stessa profondità.
Perché la profondità del tuo amore oggi è la profondità della tua ferita domani.
– Gabriel Garcia Màrquez
(📸 “Disappointment” by Remus Tiplea )

 

Io produco una merce che è in realtà inconsumabile. […] Morirò io, morirà il mio editore, moriremo tutti noi, morirà tutta la nostra società, morirà il capitalismo, ma la poesia resterà inconsumata.
Pier Paolo Pasolini
(📸 dal Web )

C’è, e c’è sempre stato, un culto dell’ignoranza. Il ceppo dell’anti-intellettualismo è stato un filo costante intessuto attraverso la vita politica e culturale, alimentato dalla falsa convinzione che la democrazia significhi che la mia ignoranza valga quanto la tua conoscenza.
– Isaac Asimov
(Illustrazione di Pawel Kuczynski )

 

[…e non solo nell’orso]
C’è qualcosa di nobile in questa grossa bestia, qualcosa che fa pensare ad un barlume di sentimento umano, sparare ad un orso è come sparare ad un fratello.
Ernest Hemingway
(📸 Orsa JJ4 dal Web )

Insegnate ai bambini che gli animali nascono e vivono nella loro natura e non dietro o dentro le gabbie!
Insegnate ai bambini che i delfini non sono fatti per fare acrobazie e che i rapaci non volano solo sul braccio di un falconiere.
Insegnate ai bambini che le tigri non dovrebbero stare in equilibrio su un piedistallo e che gli elefanti non sono felici di stare nell’arena di un circo.
Insegnate ai bambini che i cavalli non dovrebbero camminare a testa bassa al ritmo di una carrozzella, sotto il sole cocente della capitale, per far passeggiare i turisti e che i tori preferirebbero non nascere se sapessero di dover morire infilzati in un gioco crudele.
Insegnate ai bambini che le scimmie e i topi non nascono per permettere all’uomo di creare creme profumate e vaccini con la sperimentazione su di loro!
Insegnate ai bambini che la vita di una formica vale quanto quella di un lupo, di una giraffa, di un ramarro, di una quaglia e di un cane!
Insegnate ai bambini che ci sono i libri, i documentari e i safari e ditegli che i parchi acquatici, gli zoo, i circhi e la caccia non sono una cosa bella.
– Gabriella Dimastrodonato
(📸 da Pinterest )

 

A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così lasciare la vita?
PS.: Siamo poeti
vogliateci bene da vivi di più
da morti di meno
che tanto non lo sapremo.
– Vivian Lamarque
(📸 da Pinterest )

 

Riesci a ricordare chi eri, prima che il mondo ti dicesse chi saresti dovuto essere?
Charles Bukowski
(📸 Tomasz Solinski )

 

La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai. Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturate per vivere e basta. Casa vuol dire vivere e basta? Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro. C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri.
– Giovanni Cianti
( 📸 Marcus Bitsch )

 

Noi non abbiamo due cuori – uno per gli animali, l’altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l’unica differenza è la vittima.
– Alphonse de Lamartine
( L’orsa JJ4, foto dal Web )

 

Io, anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre con una minoranza di persone.
Io credo nelle persone. Però non credo nella maggioranza delle persone.
Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d’accordo con una minoranza.
(Da “Caro Diario” di Nanni Moretti. 📸 Pinterest)

 

Il silenzio, spingerebbe la gente a riflettere, e non si può prevedere che cosa avverrebbe alla coscienza. La maggior parte delle persone ha paura del silenzio, per cui quando viene meno il rumore continuo, per esempio di una conversazione, bisogna sempre fare, dire, fischiare, cantare, tossire o mormorare qualcosa. Il bisogno di rumore è quasi insaziabile, anche se a tratti il chiasso ci sembra intollerabile. È però sempre meglio che niente. In quello che viene significativamente chiamato “silenzio di tomba” ci sentiamo a disagio. Perché? Forse ci sono i fantasmi? Non credo.
Ciò che davvero temiamo è quello che potrebbe provenire dalla nostra interiorità, e cioè tutto quello da cui cerchiamo di tenerci lontani con il rumore.
– Carl Gustav Jung
( 📸 shumilova@ via Pinterest )

 

Quando le persone trovano sempre da ridire sugli altri, significa che esse non si sono sviluppate e proiettano il loro lato inferiore.
– Carl Gustav Jung
( 📸 da Pinterest )

 

Nasciamo uguali, ma l’uguaglianza cessa dopo cinque minuti: dipende dalla ruvidezza del panno in cui siamo avvolti, dal colore della stanza in cui ci mettono, dalla qualità del latte che beviamo e dalla gentilezza della donna che ci prende in braccio.
– Joseph Mankiewicz
( 👟Mare Fuori 📸 da Pinterest )

 

È ritrovata. Che? – L’Eternità. È il mare andato via Col sole. – Arthur Rimbaud (Immagine da Pinterest)

 

I ragazzi delle scuole imparano chi fu Muzio Scevola o Orazio Coclite, ma non sanno chi furono i fratelli Cervi. Non sanno chi fu quel giovanetto della Lunigiana che, crocifisso ad una pianta perché non voleva rivelare i nomi dei compagni, rispose: «Li conoscerete quando verranno a vendicarmi», e altro non disse. Non sanno chi fu quel vecchio contadino che, vedendo dal suo campo i tedeschi che si preparavano a fucilare un gruppo di giovani partigiani trovati nascosti in un fienile, lasciò la sua vanga tra le zolle e si fece avanti dicendo: «Sono io che li ho nascosti (e non era vero), fucilate me che sono vecchio e lasciate la vita a questi ragazzi». Non sanno come si chiama colui che, imprigionato, temendo di non resistere alle torture, si tagliò con una lametta da rasoio le corde vocali per non parlare. E non parlò. Non sanno come si chiama quell’adolescente che, condannato alla fucilazione, si rivolse all’improvviso verso uno dei soldati tedeschi che stavano per fucilarlo, lo baciò sorridente dicendogli: «Muoio anche per te… viva la Germania libera!». Tutto questo i ragazzi non lo sanno: o forse imparano, su ignobili testi di storia messi in giro da vecchi arnesi tornati in cattedra, esaltazione del fascismo ed oltraggi alla Resistenza.
– Piero Calamandrei
(📸 da Pinterest )

 

Quasi sempre le ferite profonde hanno origine nell’infanzia.
Quando siamo piccoli siamo spiriti liberi ed esistiamo al di fuori delle costrizioni dei condizionamenti sociali. Col tempo però, iniziamo a sperimentare varie limitazioni, disapprovazioni e punizioni per essere noi stessi, ovvero per avere sentimenti, pensieri, prospettive, interessi e bisogni unici.
Le nostre ferite cominciano ad essere sempre più profonde.
Per difenderci dobbiamo così costruire dei meccanismi di protezione per evitare di soffrire in maniera sempre più dolorosa.
La realtà è che, anche se questi meccanismi ci hanno protetto in varie fasi del nostro sviluppo e ci hanno aiutato a sopravvivere, spesso oggi ci intrappolano e finiscono per limitare la nostra capacità di sperimentare la vera libertà e autenticità nella vita quotidiana e in tutte le relazioni.
Francesco Minelli – Psicologo/Psicoterapeuta
(📸 da Pinterest )

 

La libertà di pensiero ce l’abbiamo, ora ci vorrebbe il pensiero.” 😉
– Karl Kraus
(📸 da Pinterest )

 

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