Walt Disney ( Walker Elias Disney Junior ), nato il 5 dicembre del 1901 a Chicago, è considerato uno dei principali cineasti del XX secolo. La sua vita è contrassegnata da un’infanzia non particolarmente facile, vissuta dapprima a Marceline, nel Missouri, dove cresce lavorando i campi della fattoria acquistata dal padre, e successivamente a Kansas City.
A Kansas City, insieme al fratello Roy, contribuisce a mantenere la famiglia, alzandosi a notte fonda per consegnare i due giornali di cui il padre Elias aveva ottenuto gli appalti, in seguito ad una malattia che lo aveva costretto a vendere la fattoria.
Nonostante il duro lavoro, Walt la mattina frequenta regolarmente la scuola e si diploma nel 1917.
Segue poi dei corsi nell’Istituto Artistico di Chicago.
Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola, pur non combattendo mai, contro il volere del padre. La decisione di arruolarsi rappresenta il momento di rottura definitiva con la propria famiglia.
L’amore per il disegno si trasforma presto in professione e Walt comincia a lavorare presso un’agenzia pubblicitaria di Kansas City in cui conosce lo straordinario disegnatore Ubbe Ert Iwerks, che diventerà poi il suo più stretto collaboratore. A “Kansas-City Ad“, una nota società di animazione, Walt, lavorando come ritagliatore di carta, ha la geniale intuizione che avrebbe rivoluzionato il mondo del disegno: far muovere quegli inermi pezzi di carta. Prende in prestito una cinepresa e inizia a fare degli esperimenti. Insieme al fratello e a Iwerks si trasferisce a Hollywood dove fonderà qualche anno dopo la “Walt Disney Production“.
Nel 1928 realizza un cartone animato che vede protagonista il personaggio che lo renderà famoso in tutto il mondo: Mickey Mouse, da noi conosciuto come Topolino.
Ma come nasce Topolino?
Walt insieme a Ubbe, durante la collaborazione con la “Kansas City-Ad“, ottiene notevoli risultati e apre uno studio in cui realizza numerosi lavori tra cui “Oswald il Coniglio Fortunato“.
Trova un distributore nella Universal che in quel periodo appartiene a Margareth Winkler, una donna che, prima di convolare a nozze con Charles Mintz, si comporta in modo corretto con i suoi dipendenti.
Ma dopo le nozze cede la Universal al marito che riduce i salari e si comporta in modo ben poco amichevole con gli impiegati. Inoltre, in quanto padrone della Universal, Mintz detiene il marchio del fortunato Oswald e comincia a muoversi in modo apertamente scorretto allontanando da Disney quasi tutti i suoi collaboratori. L’uomo si rende subito conto delle potenzialità del “coniglio fortunato” e lo sottrae a Disney, assumendo tutti i principali animatori della Disney Productions, per poi ricattare l’uomo nel caso in cui non avesse accettato di diminuirsi la percentuale sui guadagni.
Walt non si arrende ed insieme all’amico Ubbe, l’unico che non aveva accettato di lavorare con Mintz, comincia segretamente a creare un personaggio in grado di poter mettere in secondo piano il coniglio Oswald. Nasce così Topolino la cui personalità viene ideata da Walt e il disegno da Ubbe.
Dopo quel tradimento, Disney proteggerà con un marchio ogni sua creazione.
In poco tempo vengono realizzati numerosi episodi che vedono protagonista Topolino, inizialmente muti e poi sonori. Nel 1933 nascono “I tre piccoli porcellini“, la cui canzone, “Who’s Afraid of the Big Bad Wolfe?“, viene usata da Roosvelt per la sua campagna elettorale. Nel 1934 viene creato l’indolente pasticcione Donald Duck (Paperino).
Paperino sarà il personaggio più amato dal pubblico perché riesce perfettamente a personificare i principali difetti dell’uomo comune. A differenza dell’infallibile Topolino, razionale e vincente, il papero vestito da marinaio, nipote di un avido e tirchio miliardario che ama farsi il bagno con i dollari Uncle Scrooge (Paperon de’ Paperoni).
Paperino somiglia un po’ a tutti noi. Istintivo e dispettoso, è l’antieroe per eccellenza e per tale ragione suscita maggiormente le nostre simpatie. Le sue nevrosi da uomo moderno lo rendono un personaggio leggendario e le liti frequenti tra il capitalista zio ed il nipote, sfruttato da Paperone sconsideratamente e costretto a volte a lucidargli le monete per ottenere qualche centesimo, rappresentano gli episodi più divertenti della saga disneyana.
Un anno prima della misteriosa morte della madre di Disney, del cui decesso non si esclude il suicidio, Walt produce il primo lungometraggio a colori: “Biancaneve e i sette nani” ( 1937), cui seguiranno “Pinocchio” e “Fantasia” (1940). I racconti popolari ispirano la prolifica produzione Disney seguita nel 1941 da “Dumbo” e l’anno seguente da “Bambi“. L’avvento della seconda guerra mondiale rallenta il lavoro di Disney che, notoriamente anticomunista, deve fronteggiare uno sciopero dei disegnatori che lo accusano di eccessivo autoritarismo.
Dopo la fine della guerra entrano nei cartoni di Walt soprattutto personaggi umani: “Cenerentola“, nel 1950, “Alice nel paese delle meraviglie” (1951) e “La bella addormentata nel bosco” (1958). L’originalità delle sue produzioni è racchiusa soprattutto nell’introduzione di uomini e animali la cui armonica convivenza si rileva anche in uno dei più grandi suoi successi: “La carica dei 101” (1961) ed altri meravigliosi capolavori tra cui l’innovativo “Mary Poppins“ (1964) che, per la prima volta nel cinema, accosta personaggi animati ad attori reali. La lunga e snervante trattativa con Pamela Lyndon Travers, la scrittrice che aveva ideato il personaggio della tata volante, sarà il tema del film interpretato da Tom Hanks ed Emma Thompson, “Saving Mr Banks” di cui ne consiglio vivamente la visione perché suscita molte riflessione sull’enigmatica e malinconica personalità di Disney.
Il sogno di Disney di costruire un parco di divertimenti per bambini, coltivato già dagli anni ’30, viene inaugurato nel 1955 e Disneyland diventerà presto il parco a tema più amato e famoso nel mondo. Il progetto di Walt verrà portato a termine dal fratello Roy.
Walt Disney, fumatore accanito, muore il 15 dicembre del 1966 per un arresto cardio-circolatorio legato a gravi problemi ai polmoni.
L’impero che è riuscito a creare sopravvive ancora oggi.
La perdita di quel genio della creatività, in grado di dare corpo a tutti i sogni dei bambini e a far vivere in Walt l’infanzia di cui non era riuscito a godere, ha un’enorme risonanza in tutto il mondo e lo stesso futuro presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, così commenterà la dipartita di quel grande uomo: “Da oggi il mondo è più povero“.
E sicuramente il mondo ha perso quel giorno un uomo che, nonostante l’infanzia infelice, o forse soprattutto per quel motivo, è riuscito a creare un universo di immaginazione e ottimismo, dando ampio spazio alle tematiche ambientaliste e animaliste, non ancora contemplate nel mondo del cinema. Nel corso della sua vita Disney vince ben ventidue premi Oscar.
Nell’immaginario del mondo è stato considerato il classico americano che si è fatto da sé e il cui successo è sorto grazie al suo costante impegno. Sognatore ma anche pragmatico, è stato in grado di vedere oltre il suo tempo, così come tutti i geni, e in quarant’anni di attività è stato capace di operare dei cambiamenti significativi nel mondo, facendo sognare generazioni e generazioni di spettatori di ogni paese. Non bisogna mai dimenticare il motto che accompagnerà la sua vita: «se potete sognarlo, potete farlo».
Molte sono state le critiche subite da Walt Disney nel corso della sua carriera e anche postume alla sua morte. Una giornalista inglese ha accusato recentemente la produzione disneyana di aver spesso rappresentato i protagonisti dei suoi films, cuccioli d’uomo o d’animale, sempre soli o senza genitori degni di prendersi cura dei loro piccoli. E adduce tale “mancanza” al pessimo rapporto con il padre e alla perdita della madre. Ma in realtà, così come fa notare Sara Ficocelli la rivoluzione del grande cineasta è da considerarsi proprio in quella caratteristica di mettere “il bambino al centro di tutto.” Quel bambino che Walt non era mai stato, ma che si è ripreso la sua infanzia grazie all’arte.
Vorrei ricordare attraverso alcuni pensieri e immagini la grandezza di un uomo che è riuscito ad interpretare tutti i sogni e le paure dei bambini.
Tutti i sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di inseguirli.
***
C’è di che divertirsi a fare l’impossibile.
***
Ho sempre disegnato animali, sono meglio degli uomini.
***
L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e agire.
***
Un eroe non si misura dalla forza che possiede, ma dalla forza del suo cuore!
***
Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono innamorate!
***
Preferisco morire domani che vivere mille anni senza di te.
***
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
***
Qual è la differenza tra un sogno e un obiettivo? Una data.
***
La fantasia non potrà mai invecchiare, per la semplice ragione che rappresenta un volo verso una dimensione che giace al di là del tempo.
***
È molto divertente fare l’impossibile…
***
Da queste parti, comunque, non
guardiamo indietro a lungo.
Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte e
facendo cose nuove, perché siamo curiosi…
E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti.
***
Spero soltanto che non ci dimentichiamo di una cosa – che era tutto cominciato da un topo.
***
Io amo Topolino più di qualsiasi donna che abbia mai conosciuto.
***
Non faccio film per guadagnare soldi. Guadagno soldi per fare film.
***
Un uomo non dovrebbe mai trascurare la sua famiglia per gli affari.
***
La risata è la più importante esportazione d’America.
***
Ci sono più tesori in un libro che in tutti i covi dei pirati dell’Isola del Tesoro…e, meglio di ogni altra cosa, puoi goderti queste ricchezze ogni giorno della tua vita.
***
Vorrei piuttosto divertire e sperare che la gente impari qualcosa piuttosto che istruire le persone e sperare che si divertano.
***
Quando i ragazzi si mettono in gravi pasticci, generalmente la colpa è dei genitori, non dei figli. Se, quando succede qualcosa di spiacevole, si va a fondo nella questione, si scopre generalmente che c’è qualcosa che non va nella famiglia. In troppi casi sono i genitori ad aver problemi e bisogno di aiuto.
***
…puoi sognare, creare, progettare e costruire il più bel luogo del mondo…ma per trasformare un sogno in realtà ti servono le persone…
***
N.B. Le immagini sono state reperite nel web, quindi considerate di pubblico dominio e appartenenti a google, a youtube e ai legittimi proprietari. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo lacapannadelsilenzio@yahoo.it e saranno immediatamente rimosse.
[…] otterrai nulla; Non arriverai da nessuna parte. Hanno deriso i fratelli Wright, Thomas Edison, Walt Disney. Si sono fatti beffe di Henry Ford poiché abbandonò gli studi senza ottenere una laurea, così lo […]
[…] la trasposizione cinematografica firmata Disney de “Il Libro della […]
[…] bisogna nemmeno dimenticare la fondazione della “Città per l’Infanzia” che ispirerà Walt Disney, qualche anno dopo, con la creazione di Disney World. Evita costruisce scuole per i bambini […]