https://youtu.be/M4vCCBXfWtA
Le liriche di Yeats sono da assaporare lentamente e, quando la poesia letta volge al termine, il desiderio di ricominciare dall’inizio si manifesta prepotentemente. Le influenze dell’ estetismo gli avevano trasmesso il gusto per le atmosfere tenui donandoci immagini di raro pregio. Le varie tecniche che influenzarono la sua arte, intesa come strumento per cogliere i significati più profondi della realtà, si fondono con forme, colori e suggestive evocazioni di immagini nello stesso tempo indefinite e precise. Nella fase più matura, l’atmosfera sognante che caratterizza i primi versi di Yeats si dilegua lentamente e si manifesta una visione tragica del mondo e della condizione umana.
Tuttavia il pessimismo e la ribellione allo scemare della vita con l’incombere della vecchiaia non sopprimono nel poeta la sincera accettazione delle differenti fasi dell’esistenza, trovando un suo riscatto nell’evasione artistica che si libra elegantemente in altalenanti stati d’animo costantemente in bilico tra sconfitta, disincanto e amara ironia.
Il suo stile, inizialmente ricco di simbolismi e gusto per i dettagli, si evolve verso liriche dal linguaggio più semplice, grazie anche all’esperienza teatrale che lo costringe ad adottare uno stile diretto e colloquiale. E la sua tecnica, che non smette mai di essere vigorosa, raggiunge una perfetta armonia tra immagini ed emozioni con un’affascinante varietà del ritmo e della metrica.
Ogni anno l’Irlanda celebra l’anniversario della nascita di Yeats. Mi unisco all’omaggio di questo paese che molto ha sofferto per la sua indipendenza e che ha donato al mondo una cultura meritevole di approfondimenti.
Di seguito una raccolta di alcune sue citazioni e poesie.
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Il gatto andava qui e là
E la luna girava come trottola,
E il parente più stretto della luna,
Il gatto strisciante, guardò in su.
Il nero Minrialoushe fissava la luna,
Perché, per quanto vagasse e gemesse,
La luce fredda e limpida nel cielo
Turbava il suo sangue animale.
Minnaloushe corre fra l’erba
Alzando le sue zampe delicate.
Vuoi ballare, Minnaloushe, vuoi ballare?
Quando s’incontrano due parenti stretti
Che c’è di meglio che mettersi a ballare?
Forse la luna imparerà,
Stanca delle mode di corte,
Un nuovo passo di danza.
Minnaloushe striscia fra l’erba
Di luogo in luogo illuminato dalla luna,
La sacra luna sul suo capo
È entrata in una nuova fase.
Lo sa Minnaloushe che le sue pupille
Passeranno di mutamento in mutamento,
Che vanno dalla tonda alla lunata,
Dalla lunata alla tonda?
Minnaloushe striscia, fra l’erba
Solo, importante e saggio,
E leva alla luna mutevole
I suoi occhi mutevoli.
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Gli innocenti e i belli non hanno altro nemico che il tempo.
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C’è chi dice che Dio esiste e chi è convinto che non esista. La verità, come sempre, sarà nel mezzo.
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Il problema di alcune persone è che quando non sono ubriache, sono sobrie.
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Se la sofferenza porta saggezza, vorrei augurarmi di essere meno saggio.
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Benché gli spiriti siano tutti cento volte ben disposti verso gli uomini, essi provano un’avversione per le persone piene di sé e testarde, come i dogmatici, gli scienziati, gli ubriaconi e gli ingordi, e per ogni genere di persona volgare e litigiosa; amano invece gli uomini semplici, che sono ingenui e infantili, innocenti e sinceri: e meno vanità e ipocrisia c’è in un uomo, più facile gli sarà avvicinarli; ma in genere sono timidi come animali selvatici.
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Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perché siamo entrambi rami di uno stesso albero.
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https://youtu.be/WIqXKIC58JA
Una lingua rappresenta la memoria collettiva «naturale» di una popolazione: se questa, per impossessarsi di un nuovo strumento linguistico, perde il contatto con il suo mezzo d’espressione più antico, diviene del tutto incapace di riconoscersi nelle proprie tradizioni: come potrà, allora, affermare la propria identità?
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Siamo tutti visionari, se andiamo a scavare sufficientemente a fondo.
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Si comincia veramente a vivere quando si concepisce la vita come una tragedia.
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Un verso ci può forse costare ore; ma se non riesce a sembrare il frutto di un pensiero istantaneo il nostro fare e disfare non sarà valso a nulla.
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Avanti e indietro balziamo, e le bolle spumeggianti inseguiamo, mentre il mondo è colmo di pene e di un sonno ansioso riposa. Vieni via, oh, fanciullo umano! Verso i boschi e l’acque mai domate con una fata mano nella mano, ché nel mondo più lacrime ci sono di quanto mai potrai capire.
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Io premo il mio cuore sull’amorevolezza che è da tempo sbiadita nel mondo.
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Pensa da uomo saggio ma comunica nel linguaggio del popolo.
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E invece io essendo povero ho soltanto i miei sogni e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi. Cammina leggera perché cammini sopra i miei sogni.
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Se guardi nel buio a lungo, c’è sempre qualcosa.
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Credo nella magia, nell’evocazione degli spiriti, anche se non so che cosa sono;
credo nel potere di creare a occhi chiusi magiche illusioni nella mente e
credo che i margini della mente siano mobili, che le menti possano fluire l’una nell’altra,
così creando o svelando una mente o energia unica,
poiché le nostre memorie sono parti dell’unica memoria della Natura.
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[…] https://lacapannadelsilenzio.it/william-butler-yeats-londa-mistica-del-cantore-dirlanda/ […]
[…] trasferisce a Londra con i figli e affitta l’appartamento in cui aveva abitato William Butler Yeats. Sono anni duri, anni di ristrettezze economiche e di enormi sacrifici, ma anche anni di intensa […]