Un sentiero verso la felicità attraverso la pittura.

«Una vita calma e modesta porta più felicità della ricerca del successo abbinata a una costante irrequietezza.»

Albert Einstein 

La felicità è uno stato di grazia soggettivo su cui non pochi scrittori e filosofi hanno espresso la loro opinione. Tutti noi cerchiamo quotidianamente qualcosa che riesca ad arricchire la nostra giornata e sentiamo la necessità di un appagamento, seppur effimero, che ci doni un momento di gioia, o più semplicemente, la fugace sensazione di sentirci vivi. Cerchiamo di realizzare i nostri desideri e, se non riusciamo nell’intento, spesso ci sentiamo assaliti da una profonda frustrazione. E quando riusciamo a realizzarne qualcuno, ciò non si traduce in una immediata sensazione di appagamento.

Jean-Pierre Weill

La felicità, secondo il pittore di cui parlerò adesso, sorge da un distacco dal mondo esterno e dalle cose che possediamo. Sembra banale, ma solo impedendo alle cose di possederci e godendo di piccoli e intensi istanti di libertà allontanandoci da una società che sembra richiedere con prepotenza l’omologazione, possiamo intraprendere un cammino che ci consentirà di raggiungere un’autenticità interiore in grado di donarci forse la felicità, o comunque uno stato di benessere in grado di farci assaporare le infinite emozioni della vita.
Per conoscere meglio l’artista Jean-Pierre Weill, che ha creato attraverso alcuni dipinti un incantevole sentiero per giungere alla felicità, v’invito a visitare il suo meraviglioso sito dove vi troverete immersi in un mondo magico di colori e immagini da cui sarà difficile distaccarsi.
Il parigino Jean-Pierre da oltre vent’anni dipinge sul vetro in modo molto originale, come già avrete visto nel video introduttivo; crea infatti dipinti disposti su più vetri e poggiati uno dietro l’altro. Queste lastre sono separate da piccole strutture interne. Il risultato finale è grandioso e riesce a dare alle opere da lui create, collaborato dalla moglie, l’illusione del movimento in tre dimensioni.

La copertina del libro “The Well of Being” di Jean-Pierre Weill.

Noto per i suoi raffinati dipinti, Jean-Pierre è anche autore e illustratore di un libro, non ancora tradotto in italiano, “The Well of Being“, definito dallo stesso artista “un libro di bambini per adulti“.
E adesso, prima di osservare il suo famoso sentiero per raggiungere la felicità, concludo, a proposito di questo tema con un pensiero di Guillame Apollinaire che ho fatto mio da tempo: «Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici.»
Buona visione 🙂

 

C’era una volta, un tempo molto lontano, in cui sentivamo i nostri sentimenti e li assecondavamo.”

 

La vita era pura magia

 

“…e qualunque cosa facessimo, era un capolavoro“.

 

Ma un giorno…”

 

capimmo che le cose potevano andare terribilmente male.”

 

Cercammo di dare un senso al mondo. Cominciammo a credere che la gioia dipendesse dalle circostanze e da ciò che accadeva nel mondo esterno indipendentemente dalla nostra volontà

 

” e che stavamo fallendo“.

 

Abbiamo assimilato false credenze riguardo quello che siamo…”

 

o chi dovremmo essere“.

 

Riduciamo la vita all’essere importanti.”

 

Eppure, piuttosto che restare intrappolati da concetti…”

 

facciamo un viaggio verso il benessere che desideriamo…”

 

in cui sentiamo di essere un tutt’uno con il mondo…”

 

e connessi alla meraviglia, al mistero…”

 

e al fluire…

 

di un’esistenza sincera“.

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