“Er compagno scompagno” di Trilussa.

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In occasione dell’anniversario della nascita di Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, propongo la lettura di una sua poesia, “Er compagno scompagno“, che ben esprime il disincanto del poeta nei confronti della natura umana.
Noto per le sue composizioni in dialetto romanesco, Trilussa nasce a Roma il 26 ottobre del 1871.  I suoi gustosi e impietosi ritratti, dai cui strali nessuno sembra salvarsi, denunciano in modo implacabile le ipocrisie e le meschinità dell’uomo comune.
Buona lettura 🙂


Er compagno scompagno

Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d’arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d’un capitalista.

Quanno da un finestrino su per aria
s’affacciò un antro Gatto: – Amico mio,
pensa – je disse – che ce sò pur’io
ch’appartengo a la classe proletaria!

Io che conosco bene l’idee tue
sò certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me… Semo compagni!

– No, no: – rispose er Gatto senza core –
io nun divido gnente cò nessuno:
fo er socialista quanno sto a digiuno,
ma quanno magno sò conservatore!

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