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Il blog mi piace, ma trovo troppo scarse le notizie sull’autrice, che credo si chiami Lilia: un comunicazione ben fatta esige sintonia anche nel livello d’informazioni. Tramite Facebook si può sapere molto di me, vorrei saperne altrettanto (più o meno) anche di Lilia. Grazie e ottime cose
Buon lacoro a chi ha creato questo blog perchè sia sempre fertile e ricco di bellezza. Mi ha fatto compagnia nelle serate stanche in cui sentivo bisogno di compagnia. Non chiedo di conoscere meglio la persona che ha costruito tutto questo perchè i dati anagrafici non possono rivelare di più dei suoi pensieri. Le caratteristiche somatiche non sono nulla e non fanno compagnia… solo i pensieri sono nostri amici. A chi ha il coraggio di condividere la propria anima non si dovrebbe chiedere di più ed è quanto meno giudizioso proteggere l’involucro di un’anima generosa. Un pudore necessario!
Che il blog sia riuscito a fare compagnia a qualcuno, anche se si trattasse solo di te, mi reca un’enorme gioia. Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri qui, in questa piccola capanna dove anch’io trovo rifugio in quei momenti in cui la mia anima è stanca e sente il bisogno di immergersi nella bellezza dell’arte e della letteratura. Spero di rileggerti ancora.
Volevo ringraziare ancora una volta questo meraviglioso sito e la sua autrice per la bellezza ed il ristoro che mi regala attraverso un patchwork di frasi, raccolte, versi, poesie riassemblati e riuniti a diventare un tutt’uno nuovo e pieno di ispirazione. Storie già lette diventano, una volta riarrangiate, altro e si trasformano in meraviglia come quando si mescolano colori con l’intento di generare qualcosa di nuovo. Ti ringrazio per la delicatezza con cui assembli i pezzi e per il dono …perche regalare storie è pur sempre un atto di amore. Metter insieme biografie, versi, immagini è una forma d’arte in piena regola. Voglio pensare che c’è ancora molta bella umanità in mezzo a tanta gente spenta, anaffettiva e vuota. Ti ringrazio per non scivolare mai nel disprezzo anche di quest’altra umanità che forse non imparerà mai ad amare perchè di parole di disprezzo ce ne ne sono così tante nel mondo che ci hanno intossicato. Riconosco quel bisogno di mettere insieme citazioni, frasi di altri sin da quando, giovane ragazza, non trovavo parole sufficientemente giuste per esprimere sentimenti traboccanti e non rimaneva altro che fare appello a quanto già detto da una certa umanità di cui mi sentivo parte, e ne conosco anche l’originalità che può scaturirne!!!
Grazie per il profondo messaggio che traspare dalle tue parole. Lettere come le tue riescono a farmi ancora sognare e credere in quella parte di umanità apparentemente sopraffatta dal rumore di un mondo sempre più superficiale e materialista.
A presto 🙂
Colui che comunica a volte è come un tennista che tira la palla contro un muro. Quel muro è il solo oggetto che riflette la sua palla. Non c’è nessun altro giocatore, nessun’altra angolazione né battuta spettacolare e neppure la rumorosa risonanza di un fallo. Solo solitudine ed un riflesso del proprio tiro per compagnia.
Nessuna eco, raramente lodi, più spesso il vuoto. Il silenzio risponde come arma di dissuasione di massa, frutto di aridità e pochezza quando non di ostile e calcolato dissenso. Di conseguenza come non restar ammirati di un blog tanto perseverante di ampio respiro che riflette l’immagine di un’autrice gentile ma anticonformista, delicata ma non convenzionale, mite ma originale e tutt’altro che fragile? Finalmente una donna che sento vicina e sorella di anima.
Mi piace molto leggerti, non è facile al giorno d’oggi riscontrare una simile profondità e libertà di pensiero. Anch’io sento la tua vicinanza.
Cara capanna le tue storie danno calore a chi é diventato rigido dal troppo freddo. Dentro la capanna si può leggere e stare in silenzio come quando sei in buona compagnia. Dentro la capanna un caleidoscopio di pensieri lascia traccia nella coscienza più di quanto sia in grado di fare la moltitudine chiassosa della quotidianità.
Grazie, cara Sabry. L’idea di aprire questo blog è stata proprio questa; una fuga dal rumore del mondo.
È così dura dover ammettere di sorridere di più in una capanna che in una moltitudine di vivi la fuori!
Dovremmo tutti avere un rifugio in cui sorridere 🙂
Vorrei poter stampare un articolo su Neruda ma non ci riesco, perchè?
Le invio il file. Buona serata 🙂