Ho conosciuto Anna Lisa Urzì qualche anno fa su facebook, catanese e amante degli animali come me, vive nel quartiere più antico di Catania: Cibali. Citato anche nella famosa novella di Giovanni Verga Rosso Malpelo, è un altro quartiere che versa in stato di abbandono ed è spesso vittima di atti criminali, come evidenziato in un articolo pubblicato da CATANIATODAY in cui si apprende che sono stati persino rubati furgone e alimenti destinati ai poveri. Una nota, firmata da varie associazioni del quartiere, denuncia l’abbandono insostenibile in cui versa tale famoso quartiere.
L’amicizia con Anna Lisa è iniziata qualche anno fa ed è proseguita negli anni culminando con l‘adozione di uno dei gatti che lei quotidiamente cura con immenso amore e dedizione.
Ho adottato Pippo l’anno scorso, quando ancora stava sul palmo della mia mano, e ricordo perfettamente quel giorno in cui fece ingresso nella mia casa: minuscolo, tremante e spaurito. Ma solo per poche ore. La sua personalità dolce e forte nello stesso tempo ha conquistato subito l’amore degli altri gatti che vivono nella mia numerosa famiglia a quattrozampe. Noi bipedi siamo in netta minoranza.
Ecco Pippo, poco prima di essere adottato da noi.
Non era la prima adozione da me effettuata, ma quello che mi colpì particolarmente era l’interesse reale di Anna Lisa nel conoscere ogni particolare della salute e della crescita di Pippo. Non mi era mai accaduto prima; la gente non vedeva l’ora di sbarazzarsi del cucciolo e spariva dalla faccia della terra.
Anche per questo oggi vorrei parlarvi di questa splendida ragazza che si occupa di una colonia di felini, senza alcuna associazione alle spalle.
Ho voluto realizzare questa intervista non solo per rendere onore ad una vera amica degli animali, ma anche per sensibilizzare la gente ad adottare gatti e condividere insieme a loro un cammino indimenticabile. A dispetto di ciò che si dice, il gatto è un amico sensibile e affettuoso. E, grazie alla mia esperienza personale, condivido il pensiero di Compton Mackenzie: “Nessuno che non sia pronto a viziare un gatto riceverà in cambio quella ricompensa che solo i gatti sono in grado di dare a coloro che li viziano.”
Ecco adesso quanto è cresciuto il nostro adorato Pippo e, prima di incominciare l’intervista, ne approfitto per ringraziare Anna Lisa per la sua opera nei confronti degli animali.
Quando è cominciata la tua passione per i gatti, cara Anna Lisa?
Fin da bambina ho sempre amato gli animali. Questo amore l’ho ereditato da mia madre.
A soli otto anni avevo già salvato una micetta di strada nera e l’avevo chiamata Sara. Purtroppo non potevo tenerla a casa perchè mio padre non condivideva questa mia passione e l’accudivo nelle scale, davanti la porta di casa mia. Il vicinato ha iniziato ben presto a lamentarsi e sono stata costretta a separarmene e ad affidarla insieme ai suoi cuccioli ad un’associazione animalista. È stato molto doloroso…penso che da quel momento sia sorta la consapevolezza del mio infinito amore per gli animali.
Hai incontrato ostacoli nella tua famiglia o nei tuoi amici a causa di questa passione?
Purtroppo sì…continuamente. È difficile essere compresi quando ci si occupa di gatti randagi. Persino le persone che affettivamente dovrebbero esserti più vicina non riescono a capire questo mio bisogno di prendermi cura di loro, non riescono ad afferrare la ragione che mi spinge ad aiutarli. Si rifiutano di comprendere quel mio occuparmi e preoccuparmi costantemente di creature che, secondo loro, vivrebbero benissimo anche senza il mio aiuto. L’ignoranza li spinge a ragionare in questo modo! Spesso mi sono sentita dire che la mia passione non è altro che “sbaddu” ( non avere niente di meglio da fare ). È difficile rompere un retaggio culturale così radicato.
Noti ancora dei pregiudizi nei confronti dei gatti?
Direi gli stessi che vi sono nei confronti di tutti gli animali. Sono considerate creature che portano malattie per via delle pulci, sono sporchi ed esiste ancora, incredibile a dirsi, la credenza che i gatti, in modo particolare quelli neri, siano creature maligne portatrici di sfortune e negatività.
Quanti gatti sei riuscita a far adottare nel corso di questi anni?
Grazie alla condivisione dei miei appelli su facebook, sono riuscita a trovare casa a sette micetti che adesso stanno benissimo. A dire il vero altri due gatti sono stati adottati, ma non sono stati tutti fortunati come quei sette e, nonostante il preaffido, non sono riuscita ad evitare loro la morte. Sono andati a finire nelle mani di gente sbagliata.
Quanti sono i gatti che attualmente fanno parte della tua colonia?
Sono parecchi…trentacinque circa tra adulti e cuccioli.
Il Comune contribuisce alla sterilizzazione dei gatti randagi?
No, non nel mio caso. Le date disponibili sono poche e non tengono in degenza le mice nemmeno per una notte. Inoltre le poche date disponibili sono in mano alle associazioni.
Con quali mezzi riesci a nutrire e curare i gatti della colonia?
Riesco a sfamarli e a curarli grazie solamente alle donazioni di liberi cittadini che capiscono la mia condizione e che come me prendono a cuore la vita di queste creature.
Hai avuto esperienze dolorose recentemente o in passato dando in adozione qualcuno dei tuoi gatti?
Purtroppo sì, come già ho accennato prima. Due persone che avevano superato il preaffido non sono state in grado di prendersi cura dei gatti adottati. Una signora li ha fatti morire di rinotracheite senza degnarsi di portarli dal veterinario. Un’altra ragazza, a cui avevo affidato la bellissima Lucia, non mi ha nemmeno informato della morte della gatta. È stato molto duro apprendere queste tristi notizie…mi sono sentita in colpa e ho pensato che forse sarebbe stato meglio lasciarli nella colonia.
Chi ti aiuta in questo compito faticoso?
Soprattutto mia madre e a volte anche mio padre per quanto riguarda alcune faccende pratiche: portar loro il cibo, creare dei giacigli caldi, pulirli, curarli, prenderli per sottoporli all’operazione di sterilizzazione, portarli dal veterinario, seguire l’evento su Internet…). C’è anche un’associazione in provincia di Bologna di cui fanno parte delle mie care amiche che mi aiuta con stalli e donazioni, e alcune brave e generose persone conosciute su facebook, come te, Lilia…
Ti capita qualche volta di attraversare momenti di sconforto a causa della carenza di solidarietà nei confronti della tua nobile attività di volontariato?
Sì, molto spesso…
I tuoi gatti sono stati mai soggetti ad episodi di violenza o maltrattamento?
Indirettamente sì…Hanno minacciato di ucciderli. Casi di maltrattamento? Non è di certo facile dimostrarlo.
Quali insegnamenti ti ha dato questa esperienza che sono certa non cesserà mai di far parte della tua vita?
Che nella prossima vita mi darò all’uncinetto! A parte la battuta, ho imparato che queste meravigliose creature hanno una forza di volontà ed una dignità per noi inimmaginabile! Sono animali meravigliosi e mi danno sempre la forza di andare avanti. Nei momenti di sconforto penso a loro che mi aspettano ogni mattina e mi vengono incontro manifestando la loro felicità…Si accontentano di poco e donano un grande affetto.
Prova a descriverti in poche parole, chi ti leggerà avrà sicuramente il desiderio di conoscerti meglio, anche se la tua umanità è già emersa in tutta la sua grandezza.
Difficile farlo. Cosa posso aggiungere? Ho quasi trentacinque anni, oltre gli animali amo leggere, vedere film horror, mi piace cucinare, guardare programmi d’informazione e d’intrattenimento, amo le serie televisive “Criminal Minds” e “Grey’s Anatomy”.
Mi piace anche molto cantare e ho il diploma magistrale.
Sono una persona molto sensibile, impulsiva, sincera e passionale.
La tua giornata tipica?
Sfortunatamente non lavoro. La mattina, dopo aver pulito la mia stanza, preparo tutto ciò che serve ai miei micetti, fumo una sigaretta e mi dirigo alla colonia. La prima sosta è sotto casa mia dove si trova Rugnus, un micione trovatello che era affetto da rogna e che ho curato insieme a mia madre. Da quel momento mi segue sempre e si è stabilito nel cortile sotto casa mia. Dopo aver coccolato e nutrito Rugnus raggiungo la colonia dove ricevo un’accoglienza a dir poco calorosa dai miei gatti. Do loro la pappa e acqua fresca e poi pulisco tutto. Curo i micetti che ne hanno bisogno e naturalmente coccolo ogni gatto. Dopo un bel po’ li saluto e torno a casa.
Prima di pranzare parlo via internet con il mio fidanzato, che lavora lontano dalla Sicilia, e gli racconto le ultime novità sulla colonia o sugli eventi condivisi su facebook.
Dopo pranzo parlo un po’ con i miei genitori e poi mi sdraio a letto con le mie gattine Quentina e Chelly. Mi riposo, guardo un po’ di televisione e poi mi dedico a facebook per comunicare con le mie amiche e condividere non solo i miei appelli, ma anche altri link riguardanti animali bisognosi.
Esco solamente per fare un po’ di spesa per la mia famiglia e naturalmente anche per i gatti o per andare dal veterinario.
Dopo cena, gioco ancora con i miei cuccioli, leggo e poi…nanna.
Quali soddisfazioni riescono a darti i tuoi adorati gatti?
Vederli felici dopo una malattia. Vederli crescere, giocare…vederli prendere peso. Gli animali riescono veramente a dare enormi soddisfazioni.
Chi vive in contatto quotidiano con gli animali sa perfettamente di cosa parla questa mia dolcissima amica e non credo vi sia bisogno di aggiungere altro. Anna Lisa dimostra silenziosamente e con un duro lavoro quotidiano cosa voglia dire rendere il mondo un posto migliore per tutti.
Vi segnalo la sua pagina e v’invito, nel vostro piccolo, a dare un contributo alle spese quotidiane costretta ad affrontare.
Basta poco.
Basta veramente poco per cambiare nel proprio piccolo il mondo.
Se non potete adottare uno dei suoi gatti, vi prego di seguire la sua pagina e di condividerne gli appelli. L’inverno è alle porte…cosa aspettiamo per dare una famiglia a queste tenere creature?
Ecco il link: https://www.facebook.com/events/193496464121529/?fref=ts

Non dimentichiamo che ognuno di noi può aiutare la dolce Anna Lisa e i suoi gatti che avrebbero bisogno di una famiglia che li riempia di amore
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