Il proprietario di un bar accoglie nel suo locale i cani randagi durante la notte _ Accade in Grecia

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«L’amore per gli animali è intimamente associato con la bontà di carattere, e si può tranquillamente affermare che chi è crudele con gli animali non può essere un uomo buono». Arthur Schopenhauer

randagi grecia 7Accade in Grecia dal mese di luglio e, grazie a facebook, la notizia si sta diffondendo in modo virale.
Forse la storia che sto per raccontarvi non occuperà mai le prime pagine dei quotidiani, sebbene, secondo il mio modesto punto di vista, ai gesti di solidarietà verso esseri umani e non, dovrebbe essere data un’importante rilevanza, in un mondo che sembra essere solamente incentrato su aggiornamenti continui sulle borse, sui “risparmiatori”, o addirittura su divorzi o riconciliazioni di persone celebri.
Notizie, francamente, e non ritengo di essere l’unica, di cui ne faremmo volentieri a meno.

Foto di Eustratios Papanis

Foto di Eustratios Papanis

Il bar mostrato nella foto è situato a Militene, nell’isola greca di Lesbo. Il suo nome è “Hott Spott Cafe” e non apre abitualmente solo ai clienti del luogo o ai turisti che visitano la cittadina e trascorrono qualche ora, o anche meno, per gustare i deliziosi piatti greci. Il proprietario del locale, quando gli ultimi clienti abbandonano il bar, lascia la porta aperta ai cani randagi affinché possano trovare riparo dal freddo.

Eustratios Papanis

Eustratios Papanis

Un assistente universitario di sociologia presso la University of the Aegean, Eustratios Papanis, si è accorto, una notte, di questo notevole gesto di solidarietà ed ha effettuato una fotografia affinché tutti potessero conoscere l’encomiabile azione di un anonimo cittadino che non aveva di certo informato la stampa o si era fatto pubblicità per mostrare il suo immenso altruismo.
La seguente foto mostra alcuni cani, che non hanno la fortuna di avere una casa in cui dormire, tranquillamente accoccolati sui divanetti e sui cuscini che ricoprono le panche del bar. E quello scatto, effettuato agli inizi di dicembre, si sta diffondendo in tutto il mondo. Per fortuna esiste internet che, se usato in modo intelligente, ci consente di venire a conoscenza di notizie che riscaldano il cuore, in un mondo indifferente e trincerato dentro le mura di casa o del luogo di lavoro.

Foto di Eustratios Papanis

Foto di Eustratios Papanis

Un piccolo grande gesto che riscalda il cuore ed in grado di far comprendere che basta veramente poco per rendere il mondo un posto migliore.
Il proprietario del bar così commenta: «Quando il bar chiude ogni notte, i cani vengono a dormire qui. Noi non abbiamo nessun problema ad offrire loro un posto caldo dove riposare».
In Grecia, a causa della crisi, molte persone sono state costrette ad abbandonare i loro animali domestici perché non più in grado di mantenerli. Fortunatamente esistono esseri umani di gran cuore che aprono le porte anche a questi esseri meravigliosi e indifesi. Dal mese di luglio l’uomo ha consentito a quei poveri cagnolini di dormire ogni notte nel proprio locale ed i clienti non hanno manifestato alcun disappunto nell’apprendere tale notizia.
L’isola di Lesbo è stata, e continua ad essere, l’epicentro della crisi umanitaria che ha costretto numerose famiglie a sfuggire dalla guerra. Eustratios Papanis, l’autore delle foto mostrate, sostiene che, a causa di questo esodo, la gente del luogo ha mostrato un aumento di gesti di solidarietà ed una grande sensibilità nei confronti delle tematiche animaliste e umane. In particolar modo i giovani. Più sensibili e più informati rispetto alle generazioni precedenti. O forse ancora meno contaminati dal cinismo dilagante.

Foto di Eustratios Papanis

Foto di Eustratios Papanis

Un’isola che ha assistito all’arrivo di più di settecentomila profughi, impegnati in un lungo e faticoso viaggio per entrare in Europa e che, continua a raccontare il professore, grazie a questa triste esperienza, ha visto accrescere notevolmente la solidarietà verso gli esseri umani e gli animali da parte degli abitanti.
Credo vi sia ben poco da aggiungere riguardo questa meravigliosa storia di umanità che merita di essere diffusa. Molte sono le storie che non vengono raccontate perché pochi ne sono a conoscenza, ma grazie ad internet, questo veicolo poderoso, oggi possiamo avere più informazioni su quello che accade nel mondo.
Storie che nutrono il nostro animo e di cui abbiamo un disperato bisogno di ascoltare.
A volte basta veramente poco per ravvivare quella fiamma della flebile luce dentro di noi che sembra affievolirsi ogni giorno di più dinnanzi alle bruttezze del mondo.
Per contattare il proprietario del bar basta cliccare qui. Penso sia doveroso ringraziarlo per questo grande atto di amore nei confronti di coloro che Francesco d’Assisi amava definire “i nostri fratelli più piccoli“. E per piccolezza Francesco d’Assisi non si riferiva certamente a quell’inferiorità che molti uomini ancora attribuiscono agli animali.

N.B. Le immagini sono state reperite nel web e quindi considerate di pubblico dominio. Qualora si ritenesse che possano violare diritti di terzi, si prega di scrivere al seguente indirizzo lacapannadelsilenzio@yahoo.it e saranno immediatamente rimosse.


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