Jane Goodall ~ Una vita accanto agli scimpanzé

Jane Goodall, biografia e citazioni
Da qualche anno gira nel web un video che mostra una scimpanzé, denominata Wounda, nel momento della sua liberazione, dopo essere stata curata dalle ferite causate da un gruppo di trafficanti di animali. La dolce e riconoscente scimpanzé torna indietro per abbracciare un’esile donna anziana: Jane Goodall.

Il filmato ha commosso il mondo e molti si sono domandati chi fosse quella donna anziana meritevole di quel grande gesto di riconoscenza.
Jane Goodall, etologa inglese, è nota per i suoi studi condotti sugli scimpanzé e la scoperta delle loro notevoli somiglianze all’uomo. Le sue analisi, frutto di anni di osservazione, si possono considerare una pietra miliare nello studio del comportamento animale e hanno modificato la maniera di intendere le relazioni umane con gli altri esseri viventi.
Nata a Londra il 3 aprile del 1934, sin da bambina mostra un considerevole interesse per l’Africa e il mondo degli animali. Divora avidamente libri che approfondiscono tale tematica e viene caldamente assecondata dalla madre Vanne in questo suo interesse.
Con sé tiene sempre accanto uno scimpanzé di peluche che chiama Jubilee e quotidianamente impiega il suo tempo libero ad osservare gli animali che popolano il suo giardino.

Jane Goodall, biografia e citazioni
Una curiosità istintiva nei primi anni della nostra vita, ma che in Jane continua a crescere negli anni fino a trasformarsi in una vera e propria passione. Le foreste, gli animali selvatici e le avventure di Tarzan hanno da sempre affascinato generazioni e generazioni di bambini, ma in lei non si tratta solamente di un interesse passeggero tipico dell’età.
E nel 1957 non esita a partire insieme alla sua migliore amica per visitare il Kenya, meta non abituale in quel periodo per una ragazza. A Nairobi conosce l’antropologo e paleontologo Louis Lekey, studioso di scimpanzé nel loro ambiente naturale, e tale incontro rappresenta una svolta decisiva nel futuro della ragazza. Leakey, colpito favorevolmente dal carattere determinato di Jane, non esita a nominarla sua assistente, nonostante la giovane donna non abbia le competenze per poter contribuire agli studi condotti dal noto antropologo.

Jane Goodall, biografia e citazioni

Tre anni dopo quell’incontro, esattamente il 14 luglio 1960, Jane torna in Africa e approda su una spiaggia del lago Tanganica. In quel luogo il governo coloniale britannico aveva creato una riserva, “The Gombe Stream Game Reserve“.
Perché Leakey affida un incarico così delicato ad una ragazza con un diploma di segretaria?

Jane Goodall, biografia e citazioni

Foto di Hugo van Lawick

Lo studioso è convinto che una ragazza scevra da influenze accademiche possa garantire una visione innovativa alla ricerca e ritiene altresì che le donne siano più predisposte rispetto agli uomini ad instaurare relazioni empatiche con i primati. Ad altre due donne, infatti, affiderà l’alto e delicato compito di analizzare il comportamento dei primati: Dian Fossey e Birutè Galdikas.
Il tempo premierà la sua acuta intuizione. Sebbene nessuno avesse scommesso un penny sulla resistenza di quella minuta e inesperta ragazza in un territorio così impervio, i fatti mostreranno il contrario.

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Le prime settimane si presentano faticose, non solo per una febbre fastidiosa contratta nel luogo e per le lunghe scarpinate tra i monti, ma per l’assenza di un metodo di ricerca che le consenta di adempiere al compito assegnato.
Tuttavia, con il passare dei giorni, riesce finalmente a potersi dedicare all’osservazione di uno dei primi scimpanzé che incontra e che chiama David Greybeard, Barbagrigia.
Con perseveranza e puntiglio, Jane si reca ogni giorno nei posti dove gli scimpanzé abitualmente cercano il cibo, li osserva inizialmente da lontano, e, gradualmente, si avvicina ad essi per far sì che considerino familiare la sua presenza.

Jane Goodall
E in quell’osservazione discreta e regolare, Jane, a soli 26 anni, riesce a sconfiggere le tenaci e consolidate convinzioni degli illustri studiosi dell’epoca. I suoi studi, documentati ed empirici, cozzano vistosamente con le radicate convinzioni della comunità scientifica dell’epoca.
Gli scimpanzé, a differenza di quello che si credeva fino a quel momento, sono onnivori come l’uomo e fabbricano con destrezza utensili servendosi di piccoli rami degli alberi.
Leakey non riesce a frenare il proprio entusiasmo quando viene a conoscenza di tale scoperta e le scrive subito una lettera di cui riportiamo una frase memorabile: «Ora dobbiamo ridefinire il concetto di utensile e quello di uomo; oppure dobbiamo accettare che anche gli scimpanzé sono umani».
Fino a quel momento gli scienziati ritenevano che solo l’uomo fosse capace di costruire strumenti usando un materiale grezzo.

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Jane scopre anche che gli scimpanzé, a differenza di quello che aveva immaginato, mettono in atto guerre, anche di notevole durata, tra gruppi. Ma quella che può essere considerata la scoperta più clamorosa è che ogni scimpanzé è differente dall’altro, è in grado di sentire emozioni e di instaurare durature relazioni affettive con gli appartenenti alla propria famiglia: «Ogni scimpanzé ha una personalità unica e ciascuno/a ha la propria storia individuale».

jane goodall
E continua così: «Certamente non siamo gli unici animali che vivono l’esperienza del dolore e della sofferenza. In altre parole, non c’è una linea netta tra l’animale uomo e il resto del regno animale. È una linea indistinta e lo sarà sempre.
La paura in una scimmia, un cane, un maiale, viene vissuta verosimilmente alla stessa maniera della specie umana. Giovani animali, umani o di altre specie, mostrano, difatti, comportamenti simili quando sono ben nutriti e sicuri – sono vivaci, saltellano, fanno piroette, rimbalzano, fanno capriole – tanto che è difficile non credere che non provino sentimenti molto simili. Essi sono, in altre parole, pieni di gioia di vivere – sono felici.
Un giovane scimpanzé, dopo la morte della sua mamma, mostra un comportamento simile alla depressione che affligge i bambini – postura incurvata, dondolio, occhi offuscati fissi nel vuoto, perdita di interesse per quanto accade attorno a sé. Se un piccolo d’uomo può soffrire di dolore, così può soffrire un giovane scimpanzé.

Stare a chiedersi se scimpanzé, elefanti, cani e così via, sperimentino felicità, tristezza, disperazione, rabbia, è uno spreco di tempo – poiché queste cose sono evidenti a chiunque abbia sperimentato nella sua vita una conoscenza degli animali».
Un vero spreco di tempo, continuo io, e quando mi capita nella vita di ogni giorno d’imbattermi in persone pronte ad asserire che gli animali siano privi di sentimenti, li invito a prendere con sé un cane o un gatto. Chi ha seguito questo consiglio si è presto ricreduto.

Jane Goodall, biografia e citazioni
Inviata da Leakey per studiare il comportamento degli scimpanzé unicamente per far luce sui nostri antenati, la ragazza contravviene all’impegno e li studia unicamente per l’interesse che suscitano e per il loro valore.
Nel 1965 Jane ottiene la laurea in etologia e non smette mai di tornare in Tanzania per proseguire i suoi studi.
Nel 1977 fonda il Jane Goodall Institute, un’organizzazione no-profit che vanta ormai ventuno uffici in molti paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti e l’Italia, e che promuove attività volte ad instaurare relazioni positive tra l’uomo, l’ambiente e gli animali. Accoglie studenti e ricercatori universitari che l’aiutano nelle sue ricerche.
Nel 1986, dopo la pubblicazione del suo primo lavoro scientifico, Il popolo degli scimpanzé“, interrompe il suo lavoro di ricercatrice per dedicarsi a diffondere in tutto il mondo la sua opinione sulla necessità di salvare la terra e con essa tutti i suoi abitanti, umani e non. Sostiene la lotta contro le terribili condizioni di vita in cui vengono tenuti gli scimpanzé nei laboratori di ricerca e negli aberranti zoo e circhi.

Jane Goodall no vivisection
La sua opera di sensibilizzazione si rivolge soprattutto ai giovani di tutto il mondo affinché s’impegnino attivamente a favore degli animali e dell’ambiente.
Viaggia molto anche per raccogliere fondi per l’istituto da lei fondato e qui potete trovare ulteriori informazioni sugli obiettivi del lavoro iniziato da questa grande donna.
Obiettivi che non si limitano all’affascinante mondo degli scimpanzé; il suo amore si estende a tutti gli esseri indifesi, umani compresi, che popolano la nostra terra.
Molti sono stati i riconoscimenti accademici e le prestigiose onorificenze da lei ricevuti.
I suoi continui viaggi non le impediscono di tornare laddove ha iniziato le sue ricerche e ci rammentano che esistono persone veramente speciali in questo tormentato mondo inchinato al dio denaro e ai beni materiali che non saranno mai in grado di darci la felicità e di rendere unica la nostra vita.

Jane Goodall, biografia e citazioni
La sua storia mostra che, se veramente si crede in un sogno, non esistono ostacoli per realizzarlo.
L’uomo ha causato molti disastri ambientali, ma Jane ritiene che si riuscirà a trovare una soluzione al dissesto che lo minaccia. Ma perché ciò avvenga ritiene sia di primaria importanza il coinvolgimento di tutti noi nel migliorare la nostra meravigliosa terra.
Facciamo sì che il suo sogno diventi anche il nostro e aiutiamo nel nostro piccolo la sua fondazione.
Di seguito alcuni pensieri di Jane Goodall.

Jane Goodall, biografia e citazioni

Mia madre mi ha sempre insegnato che se le persone non sono d’accordo con me, è importante ascoltarle. Ma se dopo averlo fatto, penso ancora di avere ragione, allora è necessario mostrare il coraggio di portare avanti le mie convinzioni.
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Non puoi evitare di trascorrere un solo giorno senza avere un impatto sul mondo intorno a te. Le tue azioni possono fare la differenza e perciò devi decidere quale tipo di differenza vuoi rappresentare.
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Chiunque cerca di migliorare la vita degli animali diviene sempre oggetto di critica da coloro che credono tali sforzi siano fuori luogo in un mondo così pieno di sofferenze per gli uomini.
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Alcuni ricercatori desiderano con tutte le loro forze indossare i paraocchi. Non vogliono ammettere che gli animali con cui stanno lavorando hanno sentimenti. Non vogliono ammettere che potrebbero essere in possesso di intelligenza e personalità, perché questo renderebbe molto difficile proseguire il loro lavoro; così all’interno dei laboratori di ricerca c’è una forte resistenza tra i vivisettori ad ammettere che gli animali possiedono intelligenza, personalità e sentimenti.
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Jane Goodall, biografia e citazioni

Jane Goodall con la sua famiglia

In che termini dobbiamo pensare a questi esseri non umani ma che possiedono così tante caratteristiche umane? Come li dovremmo trattare? Sicuramente con la stessa considerazione e gentilezza che mostriamo agli altri esseri umani; e come noi riconosciamo i diritti umani, così dovremmo riconoscere gli stessi diritti agli animali.
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Gli scimpanzé mi hanno donato molto. Le lunghe ore trascorse con loro nella foresta hanno arricchito la mia vita in modo inimmaginabile. Quello che ho imparato da loro ha plasmato la mia comprensione del comportamento umano e del nostro posto nella natura.
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Ripensando alla mia vita, mi sembra vi siano diversi modi di guardare e comprendere il mondo che ci circonda. C’è una finestra scientifica che ci consente di capire molto del mondo. Ma c’è anche un’altra finestra, è la finestra attraverso la quale i saggi, i santi uomini, i maestri di diverse e grandi religioni guardano al significato del mondo. L’osservazione che preferisco proviene dalla finestra del mistico.
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Molti scienziati credono di poter svelare presto tutti i segreti dell’universo. Non vi sarà più nessun mistero. Per me sarebbe un avvenimento tragico perché penso che una delle cose più interessanti della vita risieda in questa sensazione di mistero, sentimento di stupore, la sensazione di guardare la vita e restare stupiti da come nacque e si evolse in queste centinaia di anni di evoluzione.
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Jane Goodall, biografia e citazioni

Come ogni bambino coltivavo il sogno di andare in Africa. Ma non avevamo soldi, ero una ragazza e tutti ridevano di questo mio sogno. Tutti, tranne mia madre. Quando ho lasciato la scuola, non c’erano soldi che mi permettessero di andare all’università, così ho subito iniziato a lavorare come segretaria.
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Il minimo che posso fare è dare voce a chi non ne ha.
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Solo se comprendiamo possiamo curare. Solo se ci preoccupiamo potremo aiutare. Solo se ci aiutiamo tra noi saremo tutti salvi, umani e non umani.
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Jane Goodall, biografia e citazioni

Il pericolo più grande per il nostro futuro è l’apatia.
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Ogni individuo ha un ruolo da svolgere. Ogni individuo può fare la differenza.
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Più impariamo la vera natura degli animali non umani, in particolare quelli con intelligenza e comportamento sociale complessi, più preoccupazione etiche sorgono riguardo il loro utilizzo al servizio dell’uomo nel campo dell’intrattenimento, come animali domestici, nell’industria alimentare, nei laboratori di ricerca, o in qualsiasi degli altri usi a cui li abbiamo assoggettati.
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