“L’ultimo giorno di Gaza”, Voci contro l’Oblio

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Sparate la parola Gaza, fatelo ovunque: dalle piazze ai blog, dai palchi ai social.

L’urlo di Gaza”, opera dell’artista tunisino Omar Esstar.


Potrebbe essere l’ultima alba su Gaza. Da questa profonda angoscia è nato “Gaza Last Day“, un appello collettivo che vuole rompere il silenzio intorno al massacro palestinese.

Il 9 maggio, in coincidenza con la festa dell’unità europea, si trasformerà in un forte coro di voci in piazza, online e sui social. “Gridate Gaza ovunque” è l’invito lanciato da alcuni intellettuali, per opporsi all’indifferenza di fronte a bombardamenti, fame e sete. Ogni voce è importante: unisciti e rendi impossibile ignorare questa tragedia.

Un giorno dovremo confrontarci con la nostra indifferenza, proprio come è successo nel secolo scorso. Anche se potremmo sentirci “assolti”, alla fine saremo tutti “coinvolti”, perché oggi, diversamente da allora, non possiamo più voltare le spalle alla realtà. Internet ci ha svelato ogni angolo di Gaza: ogni immagine, ogni sofferenza è lì, tangibile e innegabile. Non possiamo più far finta di niente.

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